Letta incontra Scelta Civica Parla di Europa ed ignora vicenda Berlusconi Monti: in Italia ci sono le leggi e si applicano

Letta incontra Scelta Civica  Parla di Europa ed ignora vicenda Berlusconi  Monti: in Italia ci sono le leggi e si applicano

Enrico Letta ha incontrato i gruppi parlamentari di Scelta Civica, all’interno di una serie di appuntamenti che prevedono un confronto con tutti i partiti che sostengono la coalizione di sostegno al suo Governo. Da quanto ha appreso RomaSettimanale.it la pattuglia di Monti era al gran completo, inclusi Pierferdinando Casini e Andrea Olivero che con il Professore nei giorni scorsi sono stati protagonisti di un’accesa discussione sui destini della organizzazione politico parlamentare.

Da quanto si è appreso, il Presidente Letta, ha completamente ignorato la questione condanna Berlusconi. Letta ha parlato soprattutto di Europa che costituirebbe la “ Stella Polare” del suo esecutivo. “Non solo per quanto riguarda i sacrifici, bensì soprattutto per la crescita”, ha detto testualmente.

Enrico Letta ha parlato della chiusura della procedura d’infrazione per eccesso di debito e di tutti i sacrifici che la cosa ha comportato per gli italiani. Sacrifici, ha precisato, su cui si basa, però, la possibilità adesso di puntare alla crescita contando su una “piena autonomia” delle scelte nazionali, senza essere sottoposti ad imposizioni europee ed anche potendo contare su di una maggiore flessibilità in materia di investimenti funzionali ad una effettiva crescita.
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“ Tutto il duro lavoro fatto, ha aggiunto, ci consente, adesso, di poter andare avanti, in continuità con l’esperienza del Governo Monti, perché vediamo dei segnali di ripresa che possiamo sostenere ed incoraggiare”.

Sembra che Letta abbia espresso anche un po’ di ironia nei confronti di9 uno dei paesi che più è stato critico con l’Italia. Cioè quella Olanda che, ora, si trova essa stessa ad affrontare la procedura d’infrazione per l’eccesso del debito.

“Noi, ha detto Letta, invece possiamo pensare addirittura a gestire l’agenda del prossimo semestre di presidenza italiana nel migliore dei modi. Un semestre importantissimo perché si svilupperà a cavallo delle prossime elezioni europee e, quindi, del rinnovo dei più importanti organismi dell’Unione. Grazie alle nostre nuove condizioni siamo, così, in grado di svolgere un importante ruolo nella fase di passaggio tra il vecchio ed il nuovo”.

L’impressione, dunque, è stata quella di un Presidente del Consiglio che, almeno, prevede di conservare un proprio ruolo fino alla fine del semestre italiano di Presidenza europea se non addirittura andare oltre sulla scia del successo da raggiungere con il lavoro che ci si prepara a fare.

Affrontando le questioni dei provvedimenti parlamentari più impellenti, Letta ha ricordato l’importanza della legge di stabilità che si è stati in grado di delineare come frutto di un rinnovato impegno interno senza la necessità di imposizioni esterne.
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Nell’autunno, a suo avviso, si cominceranno a veder i primi risultati apprezzabili anche per quella che lui ha definito “Costruzione Italia”, un progetto cioè che mira ad attirare investimenti esteri nel nostro Paese.

Altri effetti benefici verranno dalla messa in circolazione dei 40 miliardi di euro per il pagamento degli arretrati dello Stato alle aziende, i quali serviranno a rimettere in circolazione l’economia dell’intero Paese.

Letta vede nell’andamento dello “spread”, che resta stabile, al di sotto dei 300 punti, nonostante certe turbolenze della politica, e qui si sarebbe potuto cogliere anche un lontano riferimento alla vicenda Berlusconi, un segno importante sulla tenuta dei fondamentali della nostra politica economica.

Il Presidente del Consiglio, sempre in relazione alla questione del quadro politico, che non è uno dei più facili, ha voluto prospettare un’alternativa costituita proprio dall’attività governativa che, in qualche modo compensa la profonda crisi dei partiti.

Il professor Monti ha apprezzato che il Governo Letta stia creando delle nuove condizioni, in linea con quanto che lui e il suo partito hanno sempre auspicato, persino nella individuazione dell’identikit del premier. Il leader di Scelta Civica ha preso a riferimento una recente frase di Papa Francesco per dire che è pienamente d’accordo con il Pontefice sul fatto che il vero” male” dell’Italia “ sono le lobbies”.

Monti ha svolto, al contrario di Letta, un riferimento alla vicenda Berlusconi nel senso di ritenere che in materia fiscale si possa arrivare a condanne penali e, in questo senso, viene inviato un importante messaggio all’esterno del Paese perché si “fa vedere che le leggi non solo ci sono in materia, ma si fanno rispettare”.

E’ quindi seguito un dibattito cui sono intervenuti un po’ tutti i parlamentari ed i ministri di Scelta Civica che fanno parte della coalizione di Governo. In molti hanno convenuto sul fatto che in questo momento non c’é alternativa credibile e possibile al Governo Letta.
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Ma, come ha sostenuto in particolare l’on, Federico Fauttilli, “c’è bisogno di una vera e propria maggioranza omogenea quale condizione indispensabile per avviare quelle riforme strutturali necessarie per il sostegno di una crescita impostata sulla base di principi liberali e popolari”.

Altri temi toccati nel corso dell’incontro sono stati quelli della famiglia, settore su cui il Presidente Letta si è mantenuto la delega, e per il quale è stata sostenuta la necessità di giungere alla creazione, almeno di un sottosegretariato ad hoc o di un viceministro. Sottolineata, infine, la necessità di un rinnovato impegno sui piani dell’acciaio e dei brevetti in sede europea.

Giancarlo Infante