La Ue non riconosce il Made in Israele per le merci che vengono dai territori occupati

La Ue non riconosce il Made in Israele per le merci che vengono dai territori occupati

Israele non ha gradito la decisione della Commissione Europea in base alla quale i prodotti provenienti dai territori occupati da Israele dal 1967 non possono portare la scritta Made in Israele. Le zone in questione sono Gerusalemme est, il Golan e la Cisgiordania.

Era da tempo che si dava per prossima una decisione del genere giunta la quale il Governo di Netanyauh ha convocato l’ambasciatore della Ue in Israele per ottenere le adeguate spiegazioni ed avvertire che la mossa potrebbe pregiudicare le relazioni tra Europa ed Israele.

Fonti comunitarie ricordano che il procedimento è in atto dal 2012 ed hanno escluso che si tratti di un boicottaggio di Israele, bensì un mezzo per informare il consumatore che i prodotti non sono realizzati in Israele.

Alla base vi è il fatto che l’Unione europea non riconosce che i territori occupati nel 1967 facciano parte dello Stato d’Israele.