La scoperta di Franco Guarino: il Po non è il fiume più lungo d’Italia è invece solo un affluente del Tanaro. E ora le “ampolle” di Umberto Bossi?

La scoperta di Franco Guarino:  il Po non è il fiume più lungo d’Italia  è invece solo un affluente del Tanaro.  E ora le “ampolle” di Umberto Bossi?

Una scoperta di straordinario valore scientifico che sarà annunciata ufficialmente tra pochi giorni. Il Po non è il più lungo fiume d’italia e non nasce dal Monviso, dal 29 maggio 2013 pure montagna patrimonio dell’Unesco, come abbiamo tutti imparato alle elementari. Lo è, invece, il fiume Tanaro, fino ad ora ritenuto uno dei suoi affluenti. Le vere sorgenti di quello che per il momento chiameremo “sistema Tanaro-Po” sono ben 30 chilometri prima di quanto sino a ora creduto. L’acqua scorrerebbe in parte in un canale sotterraneo provenente da una grotta che l’esploratore italiano Franco Guarino, collaboratore di RomaSettimaale.it, ha scoperto arrampicandosi a 2200 metri di altezza sulle Alpi liguri.

rifugio bossiE, ironia della sorte, l’ultimo avamposto abitato incontrato da Guarino è stato il “Rifugio Bossi”, però intitolato a Ciarlo Bossi, a quota 1526, e non all’Umberto. Già, perché alla luce della nuova scoperta, cosa proverà in cuor suo il Senatur nell’apprendere di aver bevuto e celebrato per anni, durante i “sacri riti padani delle ampolle”, le acque del Tanaro anziché quelle del Po? Un bel “granchio” per l’Umberto Bossi, in un certo senso quasi peggiore dell’infortunio della nomina di Belsito a tesoriere della Lega. Per i diamanti, si sa, tutto sommato gli idealisti potrebbero pure aver chiuso un occhio.

Ma sull’acqua posticcia del Po no, proprio no. La delusione è tanta, e le reazioni potrebbero essere scomposte, imprevedibili. Dagli insulti, al cercar di mandar tutto in burletta. Ma Franco Guarino, forte della sua inossibabile esperienza internazionale e di una straordinaria preparazione scientifica non teme niente al riguardo. Anzi, ci ride su. Franco è più duro della roccia. Più duro del duro tanto caro e strombazzato per anni dall’Umberto.

Enrico Massidda