La “Rete” processerà i “traditori” M5S come nella Parigi della Grande Rivoluzione. Intanto dall’assembea Si all’espulsione. Adele Gambaro via con 79 voti a 42 e 9 astenuti

La “Rete” processerà i “traditori” M5S  come nella Parigi della Grande Rivoluzione.  Intanto dall’assembea Si all’espulsione.  Adele Gambaro via con 79 voti a 42 e 9 astenuti

Una decisione sofferta, lacerante. Si all’espusione di Adele Gambaro, ma il verdetto finale sarà della rete. La conclusione dopo 4 ore di riunione a “porte chiuse”, ovvero senza “streaming, con 79 voti contro 42 e 9 astenuti. Il deputato, anzi il cittadino, Manlio Di Stefano si era scaldato particolarmente nel chiedere l’epurazione tra i grillini. E’ caloroso come tutti i siciliani. O almeno come tutti i siciliani calorosi, giacché ce ne sono molti freddi, ma proprio freddi. Da ingegnere informatico, dev’essere un tipo sbrigativo: “La dignità o ce l’hai o non ce l’hai. La coerenza o ce l’hai o non ce l’hai”. Così aveva sentenziato, prima d’incalzare: “Spero vivamente che il M5S perda tutti gli elementi nocivi, tutti quegli elementi tossici che possono ‘infettare’, anche solo involontariamente, tutti gli altri”. Se potesse, metterebbe un anti virus Norton a tutti i compagni di partito. Ma pur dicendo così, non ha ancora finito: “E’un po’ la legge di Darwin sopravvivono i più forti, i non deboli”. Seppur di poco, finora sembra aver avuto ragione.

A noi sembra che la citazione più adatta, per il cittadino Di Stefano, avrebbe dovuto essere una qualsiasi riguardante Maximilien Robespierre. Visto il clima da Comitato di Salute Pubblica che stanno vivendo i gruppi parlamentari del M5S e l’intero popolo dei seguaci di Beppe Grillo.

 Danish School paintingA leggere alcune dichiarazioni, proclami, maledizioni che circolano sul web, soprattutto all’indirizzo dei “traditori”, la mente corre al periodo tra il 31 Marzo 1794 ed il 6 Aprile successivo. Giorni in cui, a Parigi, la Grande Rivoluzione comincia a divorare i propri figli. Sono le ore che passano tra l’arresto ed il ghigliottinamento di Georges-Jacques Danton. Il suo carnefice, il di sopra citato Robespierre, non tarderà molto a salire gli stessi gradini di quel palco montato in alto perché la folla possa vedere le teste rotolare nella cesta.

In effetti, il clima nel M5S è rivoluzionario. Pochi mantengono, tanto per restare in tema, la testa sulle spalle. I mediatori corrono da una parte all’altra. Del resto, schierarsi da una parte o dall’altra sarà sempre pericoloso fino a quando non si potrà sapere se finirà questa benedetta rivoluzione grillina. I duri, tra cui il cittadino Si Stefano, credono nella purezza della linea. I morbidi cercano di ammorbidire. Beppe Grillo chiede un’ovazione sulla Rete.

gambero9La “traditrice”, la copia nostrana di Maria Antonietta, la senatrice Adele Gambaro, accenna alla possibilità di restare zitta per un po’. L’ha capita, finalmente! Ci tiene troppo a lavorare nella squadra in cui si trova tanto bene. A sentire la squadra, cioè i numerosi Di Stefano, sono loro che con lei non ci si trovano affatto bene e la vogliono far fuori. Ovviamente, non sulla ghigliottina. No, solo sulla “Rete”, tuona il suo ex capogruppo del senato, Vito Crimi.

Così, come quelli del tribunale rivoluzionario parigino, anche il processo alla cittadina traditrice è corale. Non bastano le opinioni del gruppo del Senato cui appartiene. Non bastano le opinioni di senatori e deputati M5S, tutti assieme. E’ la Rete che dovrà decidere. Con Crimi, lo ha sentenziato Maximillie … hop!, scusate Beppe Grillo.

Grillo, però, è così intelligente, così simpatico! Ha scritto tante cose giuste sui mali dell’Italia quando tutti dicevano “tutto va bene madama la marchesa” che proprio non ce lo vediamo a togliere la sicura della ghigliottina. Chissà che non si diverta come un pazzo alle nostre spalle perché lui sa che le teste, in questa rivoluzione, cadono solo per finta.

G.I.