Roma-Lazio 0-1 alla Lazio la Coppa Italia

Il gol vittoria di Lulic al 26′ s.t.. La città di Roma era già da ore in fermento. L’ansia è stata alle stelle per la finale di Coppa Italia tutta romana e laziale. I tifosi biancoazzuri in festa. E’ la sesta volta che la Lazio si aggiudica la Coppa Italia e con il trofeo appena conquistato è ammessa la prossima stagione in Europa Leagle. La Coppa è stata consegnata ai giocatori sul terreno dello stadio olimpico dal presidente del Senato, Piero Grasso. La Roma e la Lazio si sono così contese non solo la vittoria del torneo ma anche l’ingresso in Europa e il salvataggio, per la Lazio, con la vittoria, di una stagione non proprio brillante. Le due squadre si sono incontrate in totale 18 volte in questo torneo, di cui l’ultima due anni fa agli ottavi.

Già da mezzogiorno i primi appelli del sindaco Alemanno che invitava i tifosi alla calma: “Spero che sia una festa per tutti”. C’è grande preoccupazione riguardo l’ordine pubblico nelle zone interessate all’evento. Anche il romanista De Rossi aveva invitato i tifosi a “lasciare i coltelli a casa”. Appello che la dice lunga sul clima non disteso nella quale si sta disputando questa storica finale.

Nei pressi dello stadio Olimpico, le autorità hanno chiuso tutte le strade al traffico ed hanno reso l’intera area disponibile ai soli pedoni già prima dell’apertura dei cancelli delle 14.30. La zona calda è stata divisa in due parti dalle forze dell’ordine per evitare alle opposte tifoserie di venire in contatto prima e dopo la partita, i momenti considerati più a rischio. Soprattutto per i festeggiamenti o gli scoramenti del post-partita

In caso di necessità, la zona interdetta al traffico potrà essere estesa ulteriormente. Controlli sono stati predisposti anche nei punti dove sono stati allestiti maxi-schermi: il teatro Tendastrisce per i tifosi romanisti, ed il teatro Atlantico all’Eur per i per i laziali. All’interno dello stadio ci sono ben due cordoni di controllo per contenere i tifosi ed evitare scontri sugli spalti.

Allerta al massimo, dunque, nelle ore calde anche perché i responsabili dell’ordine pubblico temono possibili infiltrazioni da parte di gruppi estremisti che potrebbero utilizzare il derby come un’occasione irripetibile. Ci auguriamo che questi incivili se ne stiano a casa, lasciando vincere lo sport, lo spettacolo e i tifosi (quelli veri), che vogliono assistere a una partita comunque vada bella ed emozionante.

Lorenzo Campanella