La Bp chiamata in tribunale a Londra a rispondere del rapimento di un sindacalista in Colombia

La Bp chiamata in tribunale a Londra a rispondere del rapimento di un sindacalista in Colombia

Comunque andrà a finire sarà un processo storico e che fa riflettere su come la cosiddetta “globalizzazione” si vada ad infilare in tutti gli interstizi delle vicende umane e rischia di non lasciare più scampo alle violazioni delle regole minime della convivenza umana, una volta scoperte, qualunque sia il luogo dove avvengono.

Un leader sindacale colombiano si è rivolto all’Alta Corte di Gran Bretagna a Londra contro il colosso petrolifero BP per la complicità della compagnia britannica nel suo rapimento e la tortura cui è stato sottoposto 13 anni fa, nel pieno della foresta del suo Paese.

Gilberto Torres adesso ha 52 anni. Venne rapito nel febbraio 2002 mentre tornava a casa da una stazione di pompaggio di petrolio a Casanare, nella Colombia orientale. Aveva appena organizzato uno sciopero locale per protestare contro l’uccisione di un altro sindacalista. Fu rilasciato dopo 42 giorni e solamente dopo che i lavoratori dell’impianto minacciarono di dar vita ad uno sciopero nazionale.

La BP nega ogni coinvolgimento e si prepara alla battaglia in tribunale.

Torres nel frattempo ha raccontato la sua storia in un documentario del quotidiano The Guardian in cui vengono raccolte anche le testimonianze sia dei suoi rapitori, tutte guardie di sorveglianza incaricate di difendere impianti ed oleodotti di proprietà della compagnia petrolifera.

Secondo dati ufficiali, si stima che 3.000 sindacalisti siano stati assassinati ed altri 6.000 siano “scomparsi” nella regione di Casanare negli ultimi 30 anni per mano di formazioni paramilitari, molto spesso collegate ai militari ed alle forze di polizia che hanno il compito di assicurare la protezione delle strutture produttive delle società petrolifere.

Gli avvocati londinesi di Torres precisano che non ci sarebbe nessuna accusa sul coinvolgimenti diretto della BP, ma la società petrolifera ha omesso di prendere provvedimenti per fermare l’attività dei gruppi paramilitari impegnati più contro i sindacalisti che contro i guerriglieri delle Farc.

Il fatto è che i sequestratori di Torres già condannati in Colombia hanno tirato in ballo la società Ocensa di cui la Bp aveva una partecipazione del 15,2 %.