Ispettori Onu: più largo uso di bombe chimiche dai tempi di Saddam Hussein. Gli occidentali: é stata Damasco

Ispettori Onu: più largo uso di bombe chimiche dai tempi di Saddam Hussein.  Gli occidentali: é stata Damasco

Gli ispettori delle Nazioni Unite hanno confermato che è stata usata una grande quantità di gas nervino Sarin, il 21 Agosto scorso, provocando la morte di 1400 persone e l’intossicazione di altre migliaia nei sobborghi di Damasco dove si stavano scontrando le forze del Governo di Bashar al-Assad e gruppi di insorti.

Qualcuno l’ha definito il più grave attacco a base di armi chimiche degli ultimi 25 anni. A conferma che, sotto il silenzio generale, queste armi bandite dalle convenzioni internazionali sono invece usate più di quanto non si pensi. Purtroppo!

Gli ispettori dell’Onu non avevano l’incarico di attribuire responsabilità, ma solo quello di appurare ufficialmente l’uso di sostanze vietate. I 22 esperti si trovavano a Damasco già da tre giorni quel drammatico 21 Agosto quando si seppe della strage di Ghouta, alle propaggini della capitale siriana.

Erano lì perché dovevano appurare se, in almeno altre tre precedenti occasioni, erano stati lanciati proiettili contenenti sostanze velenose nel corso dei combattimenti. In due casi la responsabilità veniva attribuita ai ribelli, in un altro alle forze ufficiali di al-Assad.

Ispettore  raccoglie campioni

Ispettore raccoglie campioni


Non appena è stato ufficialmente reso noto il rapporto degli esperti guidati dallo scienziato svedese Åke Sellström, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno detto che tutto porta ad attribuire la responsabilità di quel massacro ai militari di Bashar al-Assad: qualità del Sarin e dei razzi usati per spararlo, le loro traiettorie. Tutto congiura contro l’esercito ufficiale siriano dalle cui posizioni, è sostenuto esplicitamente dall’inviato britannico all’Onu Mark Lyall Grant, sono state lanciate le ogive.

La Russia, invece, contesta che si possa giungere a queste conclusioni perché anche gli insorti sono stati accusati, e a più riprese, di aver fatto uso di armi chimiche.

La discussione si sta inserendo nel complesso iter di definizione della bozza di risoluzione da presentare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite destinata ad indicare le modalità di consegna da parte della Siria delle armi vietate ed a sancire i presupposti per il superamento delle crisi internazionale che nei giorni scorsi ha rischiato di portare ad un intervento armato da parte di Stati Uniti e Francia.
strage gas iraq
Presentando il rapporto degli ispettori in Siria, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha dichiarato che ci si trova dinanzi al più massiccio utilizzo accertato di armi chimiche contro i civili dai tempi di Saddam Hussein. Il riferimento va alla terribile strage del 1988, ad Halabja, dove oltre 5.000 curdi inermi furono uccisi dai gas usati dalle truppe di Baghdad.

Ban Ki-moon ha precisato che non rientrava nel mandato dell’ONU accertare i colpevoli del crimine avvenuto a Damasco:”Tocca gli altri , ha detto, approfondire ulteriormente la questione per determinare la responsabilità”.

Il rapporto precisa che uno dei razzi analizzati era un M14, sparato da un lanciarazzi multiplo. Un altro era costituito da un’ogiva da 330 millimetri. Secondo gli esperti occidentali si tratterebbe di armamento disponibile solamente alle truppe di al-Assad e non in possesso degli insorti.

John De Giorgi