Islamici in piazza a Roma e Milano: Not in my name. Numerosi i falsi allarmi segnalati

Islamici in piazza a Roma e Milano: Not in my name. Numerosi i falsi allarmi segnalati

L’Islam oggi in piazza contro l’Isis, o Daesh, per manifestare le proprie distanze ed opposizioni a questi seguaci del Califfato islamico che, in nome della religione, compiono misfatti di ogni genere e finiscono per radicalizzare i rapporti quotidiani con le comunità musulmane in molti paesi occidentali.

Dopo le iniziative spontanee di protesta da parte di singoli o di piccoli gruppi avviate dopo la strage di Parigi, numerosi imam in varie città italiane, così come quelli del resto d’Europa, hanno condannato il Daesh.

Chiaro è l’obiettivo di evitare che abbiano facile gioco anche coloro che approfittando del ruolo dell’Isis vogliono scatenare un clima da guerra di religione o di scontro di civiltà appiattendo sull’immagine dei terroristi quella della stragrande maggioranza degli islamici che, invece, vogliono vivere in pace ed integrarsi.

Molti musulmani ricordano di sentirsi le prime vittime dell’odio degli estremisti islamisti che, non a caso, hanno fatto già centinaia di migliaia di vittime tra i musulmani uccisi in varie parti del mondo, a partire da Iraq, Siria, Pakistan e Afghanistan.

Dopo le manifestazioni locali di Lucca e di Parma sono organizzate per oggi due altre a Milano e a Roma, dove si svolgerà, a Piazza Apostoli alle 15, un’iniziativa a carattere nazionale sotto lo slogan: “Not in my name”, No nel mio nome.

L’iniziativa è organizzata dall’Ucoii (Unione delle comunità islamiche Italiane) il cui Presidente, l’Imam di Firenze, Elzir ha detto: ”Il mondo islamico senza se e senza ma ha condannato questa tragedia e questi atti di terrorismo”. A suo avviso questa manifestazione nazionale è necessaria ”per dimostrare che siamo contro il terrorismo”. “Siamo alleati dei nostri concittadini”, ha proseguito Elzir. Veniamo colpiti da persone che si dichiarano musulmane usando il nome di dio invano”.

Intanto, un vero e proprio clima di tensione e paura continua a far scattare numerosi falsi allarmi un po’ dappertutto. In molto casi per oggetti sospetti, poi, rivelatisi sempre inoffensivi. A Roma è stato fermato il tratto della Metro tra le stazioni Battistini ed Ottaviano creando notevoli problemi al traffico su rotaia, ma anche a quello di superficie.

Sempre nella Capitale, momenti di tensione sono stati vissuti nell’Ospedale San Giovanni dove un medico ha notato una persona sospetta ce provava ad entrare nel nosocomio armato, forse, di fucile. Dato l’allarme, la polizia e l’antiterrorismo sono giunti in forza ed invitato le persone presenti a non lasciare le corsie fino a quando non è cessato l’allarme allorquando si è appurato che l’uomo si era allontanato.