Improvviso “cambio di calendario”: la Consulta in Camera di Consiglio alle 9,30 per decidere sulla costituzionalità del “Porcellum”

Improvviso “cambio di calendario”: la Consulta in Camera di Consiglio alle 9,30 per decidere sulla costituzionalità del “Porcellum”

Colpo di acceleratore della Consulta sul “Porcellum”. Tra poche ore, alle 9,30, Giudici in Camera di Consiglio per decidere sulla costituzionalià o meno della tanto disussa legge elettorale. Lo ha stabilito, quasi a sorpresa, il presidente della Corte, Gaetano Silvestri, dopo che si era sparsa la voce di un rinvio a gennaio. Il presidente Grasso, preoccupato per l’inerzia dei partiti, visto lo “stallo” a Palazzo Madama sulla questione, aveva “minacciato” di trasferire alla Camera la discussione di una nuova legge elettorale. “Serve riforma – aveva detto – o senza accordo la rabbia anti-partiti sarà più forte di come è ora”

1consulta6 silvestriUn vero e proprio ripensamento, visto che i Giudici, solo qualche ora prima, al termine di un dibattito, avevano infatti concordemente deciso di fissare per il 14 gennaio una Camera di Consiglio. La discussione riguarda in particolare il premio di maggioranza per Camera e Senato con relativa esclusione del voto di preferenza, contenuti nell’attuale legge elettorale.

I lavori della Corte Costituzionale erano stati aperti dal Giudice relatore, Giuseppe Tesauro, che aveva esposto il caso. La parola è passata poi ai ricorrenti, tra cui lo stesso avvocato Aldo Bozzi, promotore dell’azione contro il “Porcellum” giunta fino in Cassazione e rinviata dalla Suprema corte alla Consulta. Secondo Bozzo il Porcellum è responsabile di una “reiterata lesione del diritto di voto”. “L’esercizio di voto non è libero – ed è condizionato e compresso da questa legge elettorale”.

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