Il vicepresidente UE é scettico sui conti pubblici italiani:”l’Italia non rispetta i ritmi per rientro del debito”

Il vicepresidente UE é scettico sui conti pubblici italiani:”l’Italia non rispetta i ritmi per rientro del debito”

“L’Italia deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito, e non lo sta rispettando”. Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli affari economici, rilascia un’intervista per rimbrottare il Governo italiano sui conti pubblici. Rehn non sembra molto convinto che l’Italia ce la faccia a raddrizzare la situazione entro il prossimo Febbraio 2014, ma è costretto ad aspettare e a sospendere il giudizio: “Ho preso nota delle buone intenzioni del governo italiano su privatizzazioni e “spending review”. Ma lo scetticismo è un valore profondamente europeo. E io ho il preciso dovere di restare scettico, fino a prova del contrario. In particolare per quanto riguarda i proventi delle privatizzazioni e i loro effetti sul bilancio del 2014″.

“Per quanto riguarda il deficit -sostiene l’esponente dell’Unione- l’Italia è in linea, anche se di poco, con il criterio del tre per cento e questo ha consentito al Paese di uscire dalla procedura per deficit eccessivo che è importante per la sua credibilità sui mercati finanziari. Inoltre. Per farlo, lo sforzo di aggiustamento strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto del Pil, e invece è solo dello 0,1 per cento. Ed è per questo motivo che l’Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità”.

RomaSettRed