Il vento “Francesco” soffia sul Vaticano Scoperchia lo Ior e “dimissiona” i vertici

Il vento “Francesco” soffia sul Vaticano  Scoperchia lo Ior e “dimissiona” i vertici

Il “vento” di Francesco sta soffiando a tutto spiano sulla Santa Sede e dintorni. Soprattutto sullo Ior. La banca vaticana che da anni si trova al centro di scandali e bufere senza che sembra sia possibile riuscire a metterci la parola “fine”. Il nuovo Papa più volte, sia dai primi momenti dell’elezione al Soglio Pontificio, ha fatto capire cosa pensi di una storia che proprio non gli tornava affatto e che non è di suo gradimento.

Abbiamo bisogno di una banca per annunciare il messaggio di Cristo? Si è chiesto a voce alta dinanzi ai dipendenti dello Ior ed al mondo intero. E se proprio ce ne fosse bisogno, non sarebbe il caso di seguire le regole fissate a livello internazionale per evitare abusi ed il coinvolgimento in storie che rischiano solamente di infangare l’immagine dell’Istituto delle Opere di religione e, con esso, la Chiesa intera?

Questo il chiaro messaggio di Francesco. Reso ancora più stringente dalla vicenda di monsignor Scarano che, presa la tonaca, sembra non aver rinunciato del tutto ad occuparsi di cose di banca, visto che prima della vocazione per una vita sacerdotale aveva quella per l’attività bancaria.
Purtroppo, consapevolmente o meno, è finito anche lui in una brutta storia che coinvolge un ex 007 dei carabinieri, subito espulso dall’Arma, e riguarderebbe il tentativo di “riportare “in Italia 20 milioni di Euro, in contanti, per conto di due famosi armatori salernitani. Il guaio di monsignor Scarano è che anche lui viene dalla bella città campana.
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Il monsignore non lavorava allo Ior, ma all’Apsa, una struttura fiancheggiatrice visto che si occupa del patrimonio della Santa Sede. In ogni caso, imbarazzante anche perché deve essere accertato se l’operazione oggetti di questa ennesima inchiesta italiana non sia stata effettuata utilizzando conti dello Ior. Può essere stata, questa, la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Francesco e la commissione da lui recentemente nominata per controllare lo Ior hanno “convinto” i massimi vertici della Banca vaticana a dimettersi.

Così, il direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e il suo vice Massimo Tulli hanno trasferito le loro funzioni “ad interim” al presidente dell’Istituto, Ernst von Freyberg, come ha reso noto la sala stampa vaticana in un comunicato di ringraziamento: “Dopo molti anni di servizio ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell’Istituto stesso e della Santa Sede”.
gotti e benedetto
I due “dimissionari”, indagati dal 2010 per violazione delle norme antiriciclaggio, sono stati al centro di un lungo braccio di ferro con Ettore Gotti Tedeschi, a suo tempo voluto alla presidenza dello Ior da Benedetto XVI, in un tentativo estremo di raddrizzare la situazione. Ma Gotti Tedeschi fu costretto a delle drammatiche dimissioni, cosa che turbò non poco Papa Ratzinger.

Ernst von Freyberg sarà coadiuvato da Rolando Marranci in qualità di Vice-Direttore e da Antonio Montaresi nella nuova posizione di Chief Risk Officer. Rolando Marranci ha lavorato a lungo presso una nota banca italiana a Londra, mentre Antonio Montaresi lo ha fatto presso varie banche negli Stati Uniti.

G. I.