Il Pdl é unito su tutto! Su quasi tutto… Insomma, é unito, ma é diviso… E’ meglio, allora, parlare di Imu ?

Il Pdl é unito su tutto! Su quasi tutto…  Insomma, é unito, ma é diviso…  E’ meglio, allora, parlare di Imu ?

Meno male che il Pdl è tutto unito e coeso attorno al suo leader in procinto di perdere la propria “agibilità politica”. Eppure, al termine del vertice di Arcore ci avevamo tutti creduto. Il Pdl è unito. Non ci sono distinzioni “ornitologiche” tra falchi e colombe. Tutti schierati sulla linea dura: o si salva Berlusconi o si dice addio al Governo Letta.

Non è così. Scherzavano! E’ bastato, infatti, dormirci sopra, aspettare poche ore, per ritrovarsi a scoprire che il “bestiario” comunque deve essere utilizzato più che mai per esaminare l’interno del Partito delle Libertà, prossimo a ritornare ad essere Forza Italia. A dire che ad Arcore le cose sono andate diversamente, infatti, c’ha pensato la “pitonessa”, Daniela Santanché.

Le sue dichiarazioni, rese per di più al foglio nemico per eccellenza, La Repubblica, sono shoccanti: l’unità è solo apparente. Le “colombe” ci sono e come. Fanno solo finta. E giù a sciorinarne i nomi: Quagliariello, Cicchitto, Schifani, Lupi.
gelmini scajola
Per solidarietà di genere non cita MariaStella Gelmini da sempre, collocata da tutti,nelle liste dei più moderati. Del resto, nonostante la giovane età, l’ex Ministro della Pubblica Istruzione, vanta una lunga tradizione democristiana alle spalle. Da quando, figlia dell’ex sindaco Dc di Milzano, fu scoperta, sembra, da Claudio Scajola, tra le giovani democristiane del bresciano.

Daniela Santanché, non potendo occupare tutte le pagine di Repubblica, non cita direttamente neppure i “tiepidi”. Coloro che tacciono da un pezzo e che, comunque, hanno un peso non indifferente all’interno del partito e delle organizzazioni collaterali: Galan, Fitto, Pecorella, Martino, Formigoni, Scajola, Calligaris. Se ne potrebbero segnalare ancora tanti altri. Si capisce che la Santanché si rivolge anche a tutti costoro quando fa sapere che Silvio ha dettato la linea: si va alla guerra!

Lei fa solo finta di risparmiare Angelino Alfano. In realtà, lo rosola sullo spiedo con una sottile, perfida crudeltà: “”Alfano è il più furbo di tutti, si è subito adeguato”.
verdini capezzone santanche
Alla fine, per la Santanché, si salverebbe solo Denis Verdini, cui è attribuita la storica frase: «Ma chi cazzo se ne frega». Verdini non si riferiva alla guerra in Siria, alla situazione dello Spread o all’Umanità in generale, bensì alla preoccupazione espressa da Fabrizio Cicchitto che il Pdl possa essere accusato di far cadere il Governo Letta. Con questo emulo di Cambronne, la Daniela, salva anche il suo omonimo al maschile, Daniele Capezzone, di cui mancano, però, dichiarazioni organiche e capaci di sovrastare quelle degli altri.

Queste si sono levate a livelli di decibel altissimi non appena è stata distribuita La Repubblica con l’intervista di cui sopra. Tutti d’accordo, le cosiddette “colombe”: “Daniela spacca il partito”. “Contraddice il documento sull’unità del partito. L’elenco di buoni e cattivi nel momento meno opportuno. No a chi fa il primo della classe”.

Renato Brunetta si sente passare sulla testa missili e colpi di bazooka e commenta: “Disfida senza senso”.

Insomma, il giorno dopo il vertice del Pdl, Arcore sembra un campo di battaglia dove si è consumata una rotta piuttosto che la preparazione di una rivincita.
berlusconi indeciso
Con un esercito del genere qualunque generale è costretto a prendere altro tempo. Deve inventarsi qualcosa. Magari recuperare vecchi armamenti e vecchie munizioni. Così, dalle vicende personali del Cavaliere si prova a spostare il tiro di nuovo sull’Imu.

Il Governo, come già Berlusconi disse all’indomani delle amare e non gradite riflessioni rese note da Giorgio Napolitano, non cadrà per le questioni giudiziarie, bensì perché Letta non vuole cancellare l’Imu come da sempre richiesto dal Centro Destra.

Enrico Letta, però, continua a far sapere che la questione sarà risolta a breve: il 31 Agosto, come promesso. Nel Pd, infatti, stanno cadendo uno ad uno i bastioni su cui era stato issato il vessillo del “Si Imu ad ogni costo” perché a loro interessava trovare prima i fondi per gli esodati e per i cassa integrati.

Il viceministro all’economia, Stefano Fassina, che ha sempre avuto un’espressione seria, come quelli che hanno studiato alla Bocconi, e lui l’ha fatto, ha cercato di ricordare che l’Imu non può essere tolta completamente perché mancano le risorse ed è quindi giusto lasciarla per farla pagare almeno ai ricchi.

Macché, quelli del Pdl gli si sono lanciati contro come dei felini irritatissimi. Lo stesso aveva fatto Renato Brunetta con il Ministro Graziano Delrio due giorni fa, nonostante avesse espresso gli stessi concetti di Fassina in una pia occasione come è quella del Meeting di Cl di Rimini.

Per non parlare, poi, di come è stato trattato il Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, il quale ha osato preparare per il tavolo del Consiglio dei Ministri del prossimo 31 Agosto ben nove diverse ipotesi sul dossier Imu.

No, non se ne parla proprio. L’Imu deve essere eliminata del tutto se il Governo Letta vuole sopravvivere.
ministeriali
La cosa interessante è che la questione Imu è agitata con vigore soprattutto dalle cosiddette “colombe” del Pdl. Sono i “ministeriali”, quelli cioè che stanno dentro al Governo, bisognosi di portare a casa un successo tangibile. Se la spunteranno, e forse così sarà, potranno sempre dire che qualcosa è stato incassato.

In attesa di vedere come va a finire la battaglia delle battaglie: la questione Berlusconi. Una battaglia continua fino all’ultimo perché l’uomo non molla!

Giancarlo Infante