Il Governo Letta come Lazzaro. Muore e resuscita. Poi, ricomincerà la danza

Il Governo Letta come Lazzaro. Muore e resuscita. Poi, ricomincerà la danza

Poi, tanto scopriremo che cosa è successo a cavallo della convocazione della Giunta per le Elezioni e le immunità del Senato per la discussione sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Il Governo è dato per spacciato. Come Lazzaro,invece, si rialza. Anche se sembra fortemente acciaccato.

L’ennesima doccia fredda. Il Pdl riunisce i suoi ministri come se volesse marcare l’aspetto della minaccia incombente: ce ne andiamo e facciamo cadere il Governo Letta. La colpa è del Pd che, nella Giunta, è purtroppo intenzionato a votare la decadenza di Berlusconi.
Il Pd vota contro il capo del Centro destra? Allora vuol dire che fa una scelta politica. Noi facciamo la scelta politica di lasciare il Governo Letta.

Chi è berlusconiano applaudirà a questo ragionamento. Chi è contro storcerà la bocca, disgustato per la confusione di logica e contenuti. In mezzo, chi non è né con gli uni, né con gli altri, ascolta ed aspetta per non perdersi neppure un attimo di questo scambio di opinioni che assume dimensioni surreali. Kafka e Pirandello, forse, non sarebbero riusciti a giungere a queste altezze.

Tutti gli altri della maggioranza sono convinti a fine pomeriggio che con c’è proprio niente da fare. Anche i “grillini” sono certi che il “sistema” dei partiti stia per esplodere. Loro si sentono pronti a raccogliere i frutti. Fanno esplodere tutta la loro rabbia quando si decide di avviare il dibattito sulle riforme costituzionali.

Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati

Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati


Tra le fila della maggioranza si pensa che la levata di scudi sia in realtà un’altra delle loro esibizioni propagandistiche. Vogliono marcare la diversità persino su di un tema che dovrebbe vederli invece protagonisti, visto che si parla di riduzione del numero dei parlamentari, riduzione della spesa per la politica, e via discorrendo.

La vulgata vuole che questa ennesima potenziale occasione di crisi sia stata disinnescata da un incontro di Enrico Letta con i ministri sulla via delle dimissioni. E’ probabile, invece, che si accaduto qualcosa d’altro in Giunta dove si è deciso di non votare immediatamente come sembrava dovesse verificarsi sulle “pregiudiziali” presentate dal relatore Andrea Augello. Il senatore ex An del Pdl sapeva che le sue richieste sarebbero state respinte nel caso di un voto e che la situazione sarebbe così precipitate immediatamente.

Le sue richieste sono oramai note. Soprattutto, che la Giunta possa decidere sull’applicabilità della legge Severino. Oppure, che si possa ricorrere contro la stessa legge di fronte alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Oppure ancora, che si possa sollevare un rilievo di costituzionalità di fronte alla nostra Consulta.

Forse è questa la spiegazione dell’improvvisa morte e l’altrettanto improvviso resuscitare del Lazzaro Governo Letta. Prendere un altro pò di tempo. Ne riparliamo. A breve. Tanto la danza ricomincerà.

Giancarlo Infante