Il giorno della verità per la Grecia divisa tra Oxi, No, ed il si all’austerità e all’Europa

Il giorno della verità per la Grecia divisa tra Oxi, No, ed il si all’austerità e all’Europa

Oggi i greci gettano i dadi. O di qua o di là. Oxi, pronunciato Ochi, che significa No ed il sì della Grecia alle richieste di rientrare dal debito pubblico e di avviare le riforme secondo le linee richieste dai creditori internazionali e dall’Europa.

Quelle linee contro cui si è schierato il Governo di Alexis Tsipras deciso a disattendere il pagamento della rata da 1,6 miliardi di dollari dovuta lo scorso 30 giungo al Fondo Monetario Internazionale e intenzionato a trattare con l’Europa su posizioni diverse da quelle che hanno portato la Grecia ad una durissima politica di austerità che ha prostrato il Paese negli ultimi cinque anni.

Il referendum di oggi è stato indetto perché ad un certo punto è stato impossibile continuare le trattative. Tsipras dà la colpa agli altri paesi europei ed alla finanza internazionale di non voler trovare un compromesso solamente perché ostili al suo Governo. Gli interlocutori, invece, rimproverano all’esecutivo di Atene, eletto proprio sulla base dei disastri combinati dagli ultimi governi dei partiti tradizionali quasi scomparsi alle ultime elezioni, di non voler seguire una linea leale e coerente di compromesso.

Lo scontro è stato caricato di prospettive e significati che vanno al di là della chiamata referendaria ed è diventato, per colpa di tutti, un surrettizio referendum tra adesione e uscita dei greci dall’Europa e dall’area euro, cosa che molti invece contestano.

In Grecia, poi, lo scontro interno è tra i seguaci dei vecchi partiti che sperano di costringere Tsipras a dimettersi nel caso di una vittoria del si e l’orgoglio nazionale interpretato da quell’Oxi che campeggia su tutte le bandiere e gli striscioni esposti da chi non vuole l’accordo sulle basi richieste dall’estero.

Quell’Oxi fa scattare i sentimenti di moltissimi greci perché, sulla scia del No detto a Mussolini nel 1940, l’Ochi rappresenta il simbolo stesso dell’autonomia di quel popolo orgoglioso che, nonostante tutto, resta la gente di Grecia.