i “Droni” britannici in Afghanistan: sono contro il diritto internazionale?

i “Droni” britannici in Afghanistan:  sono contro il diritto internazionale?

L’uso di droni pilotati a distanza da parte delle forze britanniche in Afghanistan potrebbe avvenire in violazione del diritto internazionale? Questo è quanto sostengono i gruppi pacifisti. La questione è diventata di attualità ancora di più dopo che sei manifestanti sono stati arrestati ed inquisiti. Hanno invaso il un nuovo centro di controllo della RAF, l’aeronautica militare britannica, per le operazioni di droni utilizzati in Afghanistan.

I sei, dopo una notte in carcere sono stati rilasciati, ma un’ordinanza del Tribunale impedisce loro di tornare nella contea del Lincoshire dove si trova la mase militare assaltata.

Secondo due legali della Phil Shiner e Dan Carey,della “Public Interest Lawyers”, l’uso di droni in Afghanistan, dichiarata dall’Onu zona di conflitto, è soggetto alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. In particolare, ricadrebbe sotto l’art. 2 secondo il quale c’è l’obbligo di non usare ‘più forza del necessario’. E’ ovvio che il riferimento va ai cosiddetti “omicidi” mirati per i quali sono stati sempre più spesso utilizzati veicoli telecomandati.
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La Convenzione, così, “limiterebbe l’uso dei droni esclusivamente a situazioni in cui vi sia un pericolo immediato per la vita. Ciò impedisce la realizzazione di ‘omicidi mirati’ e circoscrive restrittivamente l’utilizzo dei droni anche sul campo di battaglia. Vi è quindi una forte convincimento che il programma droni del Regno Unito sia in violazione del diritto internazionale”.

I manifestanti, due dei quali sono sacerdoti, uno cattolico ed uno anglicano, entrarono nella base RAF Waddington nel Lincolnshire. Sostengono che obiettivo della loro azione era quello di evitare ulteriori crimini commessi in Afghanistan. Oltre ai due sacerdoti sono stati denunciati anche un
ricercatore sui droni, di Oxford; un pensionato quacchero, un insegnante di Londra ed un’altra attivista, Penny Walker, che si descrive solamente come una nonna di Leicester.

La Raf sostiene che “tutte le operazioni, comprese quelle che coinvolgono i sistemi aerei senza equipaggio, sono basate su di un’adeguata consulenza legale e condotte in conformità con il diritto internazionale “.

John Balcony