Governo Letta: tutto si dovrebbe decidere giovedì nella anticipata direzione del Pd. Ancora un rallentamento per la Legge elettorale

Governo Letta: tutto si dovrebbe decidere giovedì nella anticipata direzione del Pd. Ancora un rallentamento per la Legge elettorale

Governo in bilico ma Enrico Letta fiducioso. Il presidente del Consiglio corre al Quirinale prima che il Capo dello stato parta per il Portogallo per un veloce scambio di idee. Letta non avrebbe nessuna intenzione di “mollare” e si prepara al contrattacco in quella che si annuncia come una definitiva “resa dei conti” durante la direzione del Pd che è stata anticipata a giovedì. Poi, più tardi a Milano, durante la sua visita alla Borsa del Turismo, annuncia: “Nelle prossime ore presenterò il patto di coalizione alle forze politiche che sostengono il governo. E sarà una proposta molto concentrata sui temi economici che onvincereà tutti i partiti, anche il Pd”

Tutto ciò mentre alla Camera la discussione della riforma elettorale subisce un nuovo stop. Concesse altre 48 ore di tempo per la presentazione dei subemendamenti ai tre nuovi emendamenti del relatore Francesco Paolo Sisto depositati sulla legge elettorale. Le modifiche di Sisto sono state approvate a larga maggioranza, con il sì di Fi, Pd, Scelta civica e con l'”adesione tecnica” di Ncd. Hanno votato contro 1aao2 lettaPopolari per l’Italia, M5s, Lega, Centro democratico, Fdi. L’Italicum, salvo sempre possibili sorprese, dovrebbe dunque approdare in aula a partire da venerdì mattina, anche se essendo aria di week end, è possibile un altro slittamento alla prossima settimana. I tre emendamenti approvati riguardano la distribuzione dei seggi sia a Montecitorio che a Palazzo Madama e quindi, soprattutto per i cosiddetti “piccoli”, rendono necessario più tempo per valutarne le effettive conseguenze.

Intanto, il segretario del Pd Matteo Renzi di buon mattino, come d’uso, aveva incontrato i deputati del suo partito nella sede di Largo Nazareno: “Se salta la legge elettorale salta l’Italia. E giovedì si decide sul governo”, ha commentato Matteo, reduce da una serata di oltre due ore ieri al Quirinale dove aveva discusso e cenato col Presidente Napolitano.

Riccardo Marini