Francia: uomo decapitato da islamico. Vendetta personale più che terrorismo?

Francia: uomo decapitato da islamico. Vendetta personale più che terrorismo?

Un uomo decapitato alla maniera dell’Isis con la testa attaccata ad una palizzata e tutto attorno bandiere nere del Califfato islamico. La Francia, di colpo, si è ritrovata di nuovo sconvolta per un attacco portato contro un impianto di gas industriale della Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, a 30 km da Lione, la seconda più grande città francese dopo Parigi. Sembrava che si trattasse, senza ombra, di dubbio di una matrice terroristica.

Del resto, la dinamica faceva portare tutto in questa direzione. Una vettura s’introduce nell’impianto dove ogni cosa può esplodere da un momento all’altro. Sembra che siano in due che innalzando bandiere nere e tracciano scritte minacciose in arabo. Provano ad innescare un’esplosione.

I vigili del fuoco intervengono immediatamente. All’ingresso dell’azienda trovano il cadavere decapitato. E’ un piccolo imprenditore con possiede una ditta di trasporti. I vigili sfollano il personale e bloccano uno dei due uomini che si stanno  dando da fare per far saltare l’impianto. Si tratta del trentacinquenne Yassin Sali. Si scopre che è, o era, un dipendente dell’uomo decapitato.

La storia cambia completamente di prospettiva, anche se intanto il Presidente francese Hollande, il quale a Bruxelles ha ricevuto la solidarietà di tutti i capi di governo riuniti con lui per il summit europeo, dichiara che l’attentato è di natura terroristica.

La Polizia francese fa una completa retata di familiari e conoscenti di Sali per fare piena luce sull’accaduto che assume più il sapore di una vendetta personale tentata di far passare per un attacco terroristico,