Francesco e la sua Chiesa del futuro con “Evangelii Gaudium”: “Ingiusto questo sistema economico”

Francesco e la sua Chiesa del futuro con “Evangelii Gaudium”: “Ingiusto questo sistema economico”

Papa Francesco vuole un futuro diverso, per la Chiesa e per il mondo intero. Una Chiesa aperta, audace, e soprattutto pronta a cambiare a cominciare dal sistema economico: E’ ingiusto alla radice. Ascoltare il grido dei poveri”. Questa volta il Papa ha letto quanto con pazienza, in precedenza, messo nero su bianco, indicando le linee del suo pontificato attraverso l’ Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”. Un documento lungo e articolato sunna “Chiesa che verrà”, consegnato simbolicamente a un vescovo, a un sacerdote e a un diacono nel corso della Messa celebrata a conclusione dell’Anno della fede.

Bergoglio, e lo aveva già annunciato nel corso della visita in brasile, vuole una Chiesa aperta, disposta e pronta al cambiamento.pronta a lanciare e ad affrontare tutte le sfide necessarie. E tra queste il Papa indica l’attuale sistema economico “ingiusto alla radice”. “Questa economia uccide”, dice accorato, ” è legge del più forte, dove il potente mangia il più debole”. Basta con la cultura dello “scarto” dove “gli esclusi non sono ‘sfruttati’ ma rifiuti, avanzi”. C’è la “nuova tirannia invisibile, a volte virtuale”, “dove regnano “speculazione finanziaria”, “corruzione ramificata”, “evasione fiscale egoista”.

1papa6Tra le sfide il Papa non tralascia l’attuale sistema economico che è “ingiusto alla radice”. “Questa economia uccide”, fa prevalere la “legge del più forte, dove il potente mangia il più debole”. La cultura dello “scarto” ha creato “qualcosa di nuovo”, “gli esclusi non sono ‘sfruttati’ ma rifiuti, ‘avanzi'”. C’è la “nuova tirannia invisibile, a volte virtuale”, di un “mercato divinizzato” dove regnano “speculazione finanziaria”, “corruzione ramificata”, “evasione fiscale egoista”.

Francesco vuole i poveri al centro del suo pontificato. “Ascoltare il grido dei poveri” è una raccomandazione che il Pontefice fa propria accogliendola dalle indicazioni di molti episcopati al Sinodo che si è svolto in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede”.

E parole dolci e forti ai “migranti, ai più deboli, ai senzatetto, a tossicodipendenti, a rifugiati, popoli indigeni e anziani tutti sempre più soli e abbandonati”. “Nelle nostre città – ha denunciato – è impiantato questo crimine mafioso e aberrante della tratta e molti hanno le mani che grondano sangue, a causa di una complicità comoda e muta”. Poi più spazio a laici, donne e giovani.

1papa7E non potevano certo mancare aperti riferimenti ad aborto e divorziati: “Sull’aborto – dice Papa Francesco – la chiesa non cambia posizione, ma le donne vanno capite”. Anche se è vero che “non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana. Però è anche vero che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure, dove l’aborto si presenta loro come una rapida soluzione alle loro profonde angustie, particolarmente quando la vita che cresce in loro è sorta come conseguenza di una violenza o in un contesto di estrema povertà. Chi può non capire tali situazioni così dolorose?”, si domanda il Pontefice

Rimane aperto il tema dei divorziati risposati: Papa Francesco indica una direzione possibile per il prossimo Sinodo Straordinario: “L’Eucaristia sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli”.

1papa10Pubblicato oggi, il documento “Evangelii Gaudium” era stato consegnato simbolicamente a un vescovo, a un sacerdote e a un diacono, durante la messa conclusiva dell’Anno della fede, rito che ha visto, per la prima volta, l’esposizione delle reliquie di san Pietro

‘Evangelii Gaudium’ è il secondo documento di Papa Francesco dopo l’enciclica “Lumen Fidei” (“La luce della fede”) scritta a quattro mani con il Papa Emerito Benedetto XVI. L’esortazione, però, è scritta a due mani frutto della riflessione personale di Bergoglio. Oltre 220 pagine, 5 capitoli e 288 sottoparagrafi. “Questo documento – come ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi – è frutto di un lavoro personale svolto dal Papa nell’agosto scorso dopo il ritorno dal viaggio a Rio per la Gmg e prima della ripresa di tutti gli impegni di settembre”.

Valerio Zaccagnini