I fra Cristoforo tra le macerie. I Vigili del fuoco da ringraziare

I fra Cristoforo tra le macerie. I Vigili del fuoco da ringraziare

“Abbiamo estratto tre cadaveri dalle macerie. Tutt’intorno c’era silenzio, qualcuno piangeva. Intorno, nell’aria, un odore acre, un odore di morte”….

E’ il racconto di Andrea, 47 anni, tre figli, uno dei tanti Fra Cristoforo di manzoniana memoria facente parte di un piccolo drappello dell’Associazione Civici Pompieri Volontari coordinati dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Lazio.

L’associazione ha compiti d’intervento anche nel settore degli incendi boschivi e nei disastri ambientali, come alluvioni e terremoti.

Appena arrivata la comunicazione del sisma nel reatino dal suo Presidente, Marco Caffarelli, Andrea ed altri ragazzi della squadra hanno riunito il materiale occorrente per il soccorso e sono partiti per Amatrice, una delle zone più colpite.

Amatrice è un comune laziale di circa 2700 abitanti della provincia di Rieti che d’estate vede la presenza di numerosi turisti.

La cittadina, situata al centro dell’Italia, dal 2015 fa parte del club “i borghi più belli d’Italia” e della comunità montana il Velino.

Nel Centro Storico tanti tesori d’arte. Spiccano la Torre Civica risalente al 1200, i bellissimi affreschi dell’Annunciazione la Madonna con bambino. E poi la Chiesa di San Francesco della seconda metà del trecento. E ancora, il Santuario della Madonna delle Grazie, del XV secolo.

amatrice terremoto

Ecco, il terremoto delle ore 3.36 del mattino del 23 agosto 2016 ha distrutto gran parte della cittadina e dei suoi numerosi monumenti. Ha causato morte e distruzione; fino a questo momento le vittime sono 281,  vecchi, donne, bambini, tanti bambini.

L’opera dei soccorritori, con l’aiuto prezioso e determinante dell’amico dell’uomo, quel cane prezioso che permette di scavare tra le macerie a colpo sicuro, ha permesso di salvare oltre 215 persone sommerse dalle macerie e salve solo per miracolo.

Andrea e i suoi colleghi dell’associazione civili pompieri volontari hanno scavato con le mani tra i cumuli di macerie. Hanno pianto nella loro grande opera di soccorso. Hanno fatto ricorso alle loro risorse personali, alla loro passione per un lavoro spesso ingrato ma utile al prossimo.

Ragazzi giovani, uomini, volontari che hanno rischiato la vita in una zona soggetta ancora a scosse telluriche, che non da ancora tregua agli abitanti ed ai soccorritori.

vigili del fuoco terremoto 1

 

Volontari al servizio della comunità, di un paese distrutto che, ha già dichiarato il sindaco, non abbandoneranno le loro case, non abbandoneranno questa zona martoriata, questo paese ormai distrutto che sperano sia ricostruito al più presto.

 

Grazie Andrea, grazie ai tutti i giovani volontari, ai tanti Fra Cristoforo che ci sono tra noi, grazie per il vostro impegno, per la vostra opera, per il sacrificio, il disagio, il dolore che avete dovuto ignorare per dare conforto a chi è stato colpito da una tragedia che non dimenticheranno più.

Giuseppe Careri