Fine definitiva in Usa della raccolta a tappeto dei tabulati telefonici. Obama firma. E Snowden?

Fine definitiva in Usa della raccolta a tappeto dei tabulati telefonici. Obama firma. E Snowden?

Saremo tutti un po’ spiati di meno? Le aziende riusciranno a pensare che il loro segreti su progetti e piani di sviluppo saranno d’ora in poi un po’ più al sicuro? Domande cui è difficile rispondere, ma che sorgono spontanee dopo l’annuncio che il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge per porre fine alla raccolta indiscriminata di dati sui tabulati telefonici americani. Si chiude, insomma, il datagate scoppiato clamorosamente dopo che furono resi di pubblici dominio i comportamenti della Nsa, l’Agenzia per la Sicurezza nazionale Usa, denunciati da un ex collaboratore Edward Snowden.

La maggioranza è stata schiacciante, 67 a 32, ben al di là della divisione tra democratici e repubblicani, molto dei quali si sono battuti contro la legge che introdotta da Bush era vissuta come un vero e proprio attentato alla libertà degli americani.

Poco dopo il voto, Barack Obama ha firmato la legge ed ha assicurato che le agenzie Usa impegnate nella protezione della sicurezza nazionale saranno dotate comunque degli strumenti necessari di cui “hanno bisogno per continuare a proteggere il paese”.

Adesso resta il quesito sul futuro di Snowden che è ancora esiliato in Russia per evitare di essere processato a causa delle sue rivelazioni sui sistemi illegali seguiti dalle agenzie di intelligence. Adesso che si vede dare ragione addirittura dal Senato americano che gli succederà?