Ferragosto a Roma: la città é tua Brevi note sul mondo di Via Nomentana Chiese, antichi resti e palazzi eleganti Poi, il Pantheon dal fascino misterioso

Ferragosto a Roma: la città é tua  Brevi note sul mondo di Via Nomentana  Chiese, antichi resti e palazzi eleganti  Poi, il Pantheon dal fascino misterioso

Il Ferragosto a Roma. Una delle più belle esperienze che ognuno di noi dovrebbe passare nella vita, almeno una volta. Roma torna ad essere, finalmente, a portata di tutti quelli che ci restano. Magari scarseggiano i mezzi pubblici, ma che fa? Tanta è l’aria di festa che si respira, con la città ritornata ad essere “tua”, almeno per pochi giorni, che tutto è accettato e, persino, gradito.

E oggi, l’ennesimo Ferragosto che nostro Signore ti ha concesso di vivere sotto il sole, ma anche cercando tanta ombra, per il caldo che fa, non hai proprio fretta di andare da nessuna parte. Anche se puoi, finalmente, andare angoscia, spinte, gente che ti respira sul collo, dovunque vuoi. Roma é finalmente a portata di mano!

Una volta deciso di restarsene in città, c’é solo il problema della scelta. Il Papa, oggi, è a Castel Gandolfo. Allora è inutile andare verso San Pietro. Resta ancora tanto da vedere e da gustarsi!|

E se si pensasse a qualcosa che si riesce a vedere raramente? Magari, quello verso cui getti un occhio distratto quando sfrecci su un’auto o su di un bus perché troppa é la fretta di arrivare dove devi andare. Ad esempio, che dire della zona della Nomentana? Oggi vuota di traffico e di frenesia automobilistica. Puoi goderti tutto l’articolato mondo che l’attornia, le belle case che la circondano.
villa torlonia
Anche qui, del resto, non mancano gli angoli insoliti. Magari, puoi entrare nella da poco restaurata Villa Torlonia e capire perché Mussolini se la fece affittare vita natural durante, ma la cosa era destinata ad interrompersi bruscamente, dall’omonimo principe che, si dice, in cambio si accontentava di una sola lira l’anno.
La villa principale. La casa delle Civette. Le altre costruzioni fuse armonicamente con il verde delle piante e dei prati.

Un parco, insomma, che ti fa vedere come la sapiente mano dell’uomo possa essere capace, persino, di tirare fuori dalla natura il meglio di se.

Poi, hai di nuovo dinanzi a te una Roma deserta ed ansiosa di mostrarsi generosa e nel modo migliore con i suoi gioielli che continuano a seguire tutte le fasi dell’evoluzione della storia umana. Dei suoi susseguenti modi di costruire case, di edificare chiese, di abbattere e ripiantare alberi.

Poco distante da Villa Torlonia, così, c’è la possibilità di vedere Sant’Agnese ed il Mausoleo di Santa Costanza. Due gioielli che persino molti romani non conoscono come dovrebbero, incastonati come sono tra eleganti palazzi, cipressi svettanti, un vecchio campanile in mattoni rossi. Antichi resti come quelli che, fortunatamente, in tutta Roma non mancano mai.
mosaici santa costanza
Due chiese e tanti mosaici. Fin dai tempi in cui Roma continuava a rimanere preclusa ai cristiani che, qui, potevano giusto nascondersi nelle catacombe. Un’oasi di pace. Per il credente, l’occasione per riflettere.

Poi, la decisione di scendere verso la Roma affollata solamente dai turisti.

Ma loro quasi non contano. Non ti affaticano. Sono di passaggio. Non hanno nessuna relazione con la pressione che ti incombe sul petto per gli impegni della quotidianità di sempre.

Ecco il Pantheon con il suo fascino di millenni alle spalle che sembra permeare la sua facciata, i suoi interni, il suo magico fascio di luce che giunge dall’intrigante cupola forata.
luce pantheon
Ma come hanno fatto? Ti chiedi mentre soggiogato dalla forza attrattiva di quell’intenso ed ampio raggio di sole proprio ti accorgi che non ti manca niente di tutto quello che il resto del mondo, fuori, vuole offrirti su spiagge esotiche e dalla sabbia fine.

Giancarlo Infante