Ennesima calciopoli. Delusione per Antonio Conte: scagionato per una partita, rinviato a giudizio per un’altra

Ennesima calciopoli. Delusione per Antonio Conte: scagionato per una partita, rinviato a giudizio per un’altra

Antonio Conte resta deluso perché la Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio anche per lui insieme ad altri 103 indagati nell’ennesima inchiesta sul Calcioscommesse o calciopoli. Conte è accusato di frode sportiva in relazione solo alla partita AlbinoLeffe-Siena perché per quella Novara- Siena, in cui era sempre coinvolto in quanto allenatore dei toscani, è stata archiviata.

Conte, così, ha visto riconosciute a metà le sue ragioni espresse con l’obiettivo di ottenere un’immediata archiviazione di tutto ciò che era stato portato a suo carico e che rimane, invece, dinanzi a tanti nomi noti del calcio italiano, come Beppe Signori e Cristiano Doni, che adesso dovranno subire l’ennesimo processo il cui principale imputato resta il peggio del “sistema calcio italiano”.

Il Presidente della Federazione Gioco Calcio, la Figc, Carlo Tavecchio, ha difeso Conte sostenendo che il “rinvio a giudizio non è una condanna” e che l’allenatore della Nazionale resta al suo posto. Tavecchio si è comunque scagliato contro i corrotti dentro il mondo del pallone e ha promesso solleciti interventi della giustizia sportiva.