Elezioni: crollo Pd. Cinque stelle primo partito. Avanti il Centro destra

Elezioni: crollo Pd. Cinque stelle primo partito. Avanti il Centro destra

Le elezioni politiche generali, per cui si è votato nella giornata di ieri consegnano un quadro completamente rivoluzionato. In parte, confermano le attese che davano il Pd in perdita. In realtà, si tratta di una vera e propria caduta libera che favorisce soprattutto il Movimento dei Cinque stelle giunti ad essere il primo partito in termini di voti.

La coalizione più forte è quella del Centro destra che, secondo le proiezioni, si è avvicinata molto, senza farlo scattare, al premio di maggioranza con il oltre il 37 %. Poco meno di tre punti di percentuale e sarebbe stata un’altra storia con la coalizione di Berlusconi e Salvini in grado di ottenere la maggioranza assoluta.

Anche all’interno del Centro destra, però, si è verificata un piccola rivoluzione, visto che la Lega di Matteo Salvini ha superato dappertutto Forza Italia di Silvio Berlusconi. Fortemente ridimensionate le ambizioni della Giorgia Meloni giacché i suoi Fratelli d’Italia non hanno raggiunto neppure il 5 %.

Adesso, il problema diventa davvero quella della ingovernabilità o del livello di capacità di governo che un risultato delle elezioni del genere può determinare sia alla Camera, sia al Senato. Per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non sarà proprio facile trovare una soluzione, così come potrebbe sembrare improbabile un ritorno immediato alle urne dopo che le forze politiche siano in grado di trovare un accordo, almeno, su una nuova legge elettorale.

Tre, comunque, sembrano le verifiche più urgenti da aspettarsi nelle prossime ore. La prima riguarda la sorte del grande sconfitto, quel Matteo Renzi sotto la cui guida si è consumato un tracollo del Pd dalle dimensioni storiche.

La seconda riguarda lo stabilirsi o meno di nuovi equilibri all’interno del Centro destra, dove Matteo Salvini tenterà di imporre un cambio di guida a suo favore ridimensionando la capacità di comando di Silvio Berlusconi. La terza, infine, e la cosa potrebbe anche servire a fornire un’indicazione sull’immediato futuro del Paese, la composizione effettiva delle due camere e la elezione del Presidente del Senato e di quello della Camera.