Duro intervento della Corte dei Conti della Regione Lazio sulle tante cose che non funzionano a Roma e dintorni

Duro intervento della Corte dei Conti della Regione Lazio sulle tante cose che non funzionano a Roma e dintorni

La Corte dei Conti regionale del Lazio, archiviati i procedimenti eclatanti di condanna nei confronti dell’ex capogruppo in Consiglio regionale Franco Fiorito e dell’ex  segretario della Margherita Luigi Lusi, punta ora l’indice sulla situazione del litorale romano, sugli sprechi della sanità e sulle altre questioni contabili che assillano Roma. Ad esempio sulla questione dei biglietti dell’ATAC clonati e sulle vicende che riguardano l’AMA e,  più in generale, la questione dei rifiuti. L’annuncio è stato dato ieri in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dal procuratore regionale Franco De Dominicis.

In particolare,  i giudici contabili vorrebbero passare al setaccio le varianti al piano Regolatore che avrebbero permesso la realizzazione da parte di Manlio Cerroni della discarica di Albano. Sarebbe lo spreco di risorse ad incuriosire i magistrati contabili, dovuto proprio ai costi presentati da Cerroni.

Sull’ATAC la verifica punterebbe ad accertare le cause del mancato utilizzo del software, acquistato e mai utilizzato, per controllare la corrispondenza tra i biglietti emessi e quelli timbrati.

L’attenzione della Procura contabile dell’organo giurisdizionale regionale punta anche ad accertare la situazione in materia di tributi locali che alcuni comuni del Lazio, come Nettuno ed Aprilia, hanno affidato a società di gestione pubblico- private che utilizzano criteri completamente incompatibili con l’interesse pubblico generale. Tutta la gestione secondo De Dominicis presenterebbe inquinamenti di tipo malavitoso.

RomaSettRed