Due pillole per ridurre il cancro al seno Un’alternativa alle operazioni chirugiche

Due pillole per ridurre il cancro al seno  Un’alternativa alle  operazioni chirugiche

Circa mezzo milione di donne sane della Gran Bretagna, con una storia familiare, però, di cancro al seno, dovrebbe essere sottoposte ad un trattamento di cinque anni di farmaci anni per prevenire lo sviluppo del tumore. In Gran Bretagna si pensa ad una alternativa all’intervento chirurgico che deturpa il corpo di una donna e si porta dietro importanti conseguenze psicologiche e relazionali.

La notizia giunge a poca distanza dalla clamorosa decisione dell’attrice Angelina Jolie di effettuare una doppia mastectomia dopo aver scoperto di essere portatrice di geni che le davano un rischio molto elevato di sviluppare il cancro al seno. Adesso, la Jolie ha ridotto le probabilità di cancro dal 87% a meno del 5% ma ha dovuto subire un intervento per prevenire il tumore ed un secondo per la ricostruzione.

Per le tante donne, invece, che vorrebbe evitare l’intervento chirurgico, soprattutto se il loro rischio non è così alto, l’idea di aumentare i propri livelli di protezione con una pillola al giorno potrebbe costituire una valida opzione.
Breast cancer study
Due farmaci anti-estrogeni, il tamoxifene, già utilizzato per prevenire il cancro nelle donne cui è stato diagnosticata la malattia, ed il raloxifene, prescritto alle donne in post menopausa con osteoporosi, sono in grado di ridurre il rischio di cancro al seno dal 30 al 40 per cento.

Secondo l’Istituto nazionale britannico per l’eccellenza nelle cure e per la salute, National Institute for Health and Care Excellence (Nice), il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe offrire questi farmaci a tutte le donne che hanno una possibilità superiore al 30 per cento di sviluppare il tumore. Si dovrebbe, inoltre, studiare come estendere la cura anche alle donne cui è stata accertata la presenza, per via ereditaria, di uno dei due geni che rendono elevata la probabilità di avere la malattia. Cioè il BRCA1 ed il BRCA2, identificabili con un semplice esame del sangue.

Lady Delyth Morgan, a capo della Breast Cancer Campaign, organizzazione molto attiva nella lotta al tumore, sostiene che “questo è davvero un momento storico nel trattamento delle donne a rischio. Assistiamo ad un cambiamento fondamentale della pratica clinica. Abbiamo circa 50.000 donne e 400 uomini con diagnosi di cancro al seno nel Regno Unito ogni anno. Uno su cinque di loro ha familiari che hanno sviluppato al tumori al seno, alle ovaie o carcinoma della prostata, tutti geneticamente collegati”.

Il trattamento farmacologico per prevenire il cancro al seno è molto conveniente, anche economicamente. Il Tamoxifene è un vecchio farmaco. Da tempo è scaduto il suo brevetto ed il costo sarebbe di poco più che 30 Euro l’anno a paziente. Secondo il professor Gareth Evans, dell’ospedale St Mary di Manchester, ci si troverebbe di fronte ad una spesa ridicola se comparata con le molte migliaia di sterline necessarie per far fronte agli attuali costi richiesti dal trattamento del cancro al seno.

John Balcony