Dopo la fiducia, l’Italicum al voto finale. Opposizioni risalgono l’Aventino. Verso un referendum?

Dopo la fiducia, l’Italicum al voto finale. Opposizioni risalgono l’Aventino. Verso un referendum?

La terza votazione sulla fiducia alla legge lettorale, detta anche Italicum, è andata come le prime due. Anzi, meglio. La decisione delle opposizioni di risalire verso l’Aventino e far mancare il loro voto, ha reso più veloci le operazioni e ha fatto fissare il risultato a 342 si e a soli 15 no. Ancora una volta 37 i dissidenti interni al Pd non hanno votato.

Le opposizioni, dalla lega al Sel, hanno annunciato che stanno valutando l’idea di cominciare a raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo del provvedimento che dovrebbe andare al voto finale la prossima settimana. Potrebbe accadere lunedì 4 maggio. Ma si sono già iscritti 60 deputati circa per poter fare una dichiarazione di voto. Per cui è possibile che il voto conclusivo sulla legge possa tenersi in realtà il giorno dopo.

La vera decisione che ora deve prendere l’opposizione è relativa alla eventuale richiesta del voto segreto sul complesso della legge. Un voto che fino ad oggi era indicato come l’opportunità per organizzare un possibile trabocchetto per affossare il provvedimento e, quindi, Renzi.

La situazione, però, nel frattempo è un pò cambiata. Da quando cioè 50 dei dissidenti interni al Pd hanno deciso di votare la fiducia ed hanno fatto venire meno la certezza che al momento della votazione segreta possa esserci la sorpresa di un voto contrario.

A questo punto, sostengono alcuni dell’opposizione, potrebbe essere persino controproducente che Renzi portasse a casa anche quel successo.