Danilo Di Luca squalificato a vita per doping. “Ho vinto per le mie doti”, ha dichiarato il corridore abruzzese

Danilo Di Luca squalificato a vita per doping. “Ho vinto per le mie doti”, ha dichiarato il corridore abruzzese

Il Tribunale nazionale antidoping (Tna) ha squalificato a vita Danilo Di Luca. Il  corridore abruzzese era stato trovato positivo all’Epo in un test effettuato a fine aprile e, pertanto, escluso dal Giro d’Italia durante la corsa a tappe.

Vincitore del Giro d’Italia nel 2007, era già stato squalificato due volte: per tre mesi nel 2007 per le sue frequentazioni con il medico Carlo Santuccione e due anni dopo per 15 mesi dopo essere stata accertata la positività all’Epo-Cera al Giro d’Italia di quell’anno.

“Era già tutto scritto, questo fa pensare che debba pagare per tutti, io non ho chiesto le controanalisi perché non ci aspettavamo niente di diverso da quello che è accaduto”, ha dichiarato De Luca dopo la sentenza. “Io il primo ciclista italiano radiato a vita? Ho fatto tante cose per primo e anche questa. La cosa chiara, che io so e che chi mi conosce sa per certo, è che quanto ho vinto nel ciclismo l’ho vinto per le mie doti e soprattutto non ho mai vinto qualcosa che non potevo vincere, come ad esempio una cronometro a 60 chilometri orari, qualcun altro sì e magari lo sta ancora facendo”.

RomaSettRed