Da un nuovo tipo di bisturi la possibilità di rimuovere interamente un tumore

Da un nuovo tipo di bisturi  la possibilità di rimuovere interamente un tumore

Nel caso di un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore può rivelarsi fondamentale il fatto che la massa cancerogena sia stata tolta completamente o meno. Questo significa eliminare tutte le cellule malate e ridurre i rischi di una metastasi o di una recidiva. Se alcune cellule tumorali rimangono nel corpo, il paziente potrebbe trovarsi nella condizione di dover essere sottoposto ad un secondo intervento chirurgico.

Del resto, non é sempre facile dire dove sta il confine tra le cellule sane e quelle cancerose, soprattutto se il tumore è trovato in profondità ed attorno a strutture sensibili.

Così, un campione deve essere inviato in laboratorio in modo che il patologo verifichi velocemente l’avvenuta rimozione dell’intero tumore. La cosa richiede l’attesa del paziente sotto anestesia per una mezz’ora o più.
bisturi
Tutto potrebbe cambiare, però, con l’arrivo di un bisturi di nuova concezione . Alcuni ricercatori hanno, infatti, sviluppato una lama chirurgica che utilizza il calore per tagliare il tessuto. La cosa non è una novità, ma in questo caso sono state introdotte innovazioni tali da far sì che nel corso dello stesso intervento sia possibile identificare il tipo di cellule che si stanno rimuovendo.

Il procedimento è basato sul fatto che lo strumento utilizzato, gestito attraverso uno spettrometro di massa, è in grado di analizzare immediatamente la qualità del fumo provocato dal calore della lama durante l’incisione della parte da operare.

Se le cellule asportate sono cancerogene, infatti, sviluppano un certo tipo di reazione e, quindi, un fumo con particolari caratteristiche, le quali possono essere individuate dallo spettrometro collegato alla lama.
cervello
L’utilizzazione di questa particolare tecnica permette ai medici di ridurre al minimo il danno fisico nel punto sottoposto all’intervento chirurgico. Ciò è particolarmente utile con i tumori del cervello, noti per invadere i tessuti sani e per la loro abilità nel nascondersi dietro di essi.

I neurochirurghi, spesso, stentano a trovare i margini di tumori invasivi ed aggressivi, nonostante anni di esperienza. Questo nuovo tipo di bisturi potrà, quindi, rivelarsi utile per ridurre i danni aggiuntivi provocati dall’intervento in sé, per la rimozione della massa tumorale.

E’ necessario, però, che lo strumento venga sottoposto ad ulteriori test di sicurezza prima che possa essere utilizzato negli ospedali di tutto il mondo.

John De Giorgi