Cronaca di ordinaria efficienza dopo un incendio che rischia di mandare in fumo i pali della Telecom

Cronaca di ordinaria efficienza dopo un incendio che rischia di mandare in fumo i pali della Telecom

Purtroppo, si sa, durante l’estate oltre al bel tempo tornano gli incendi, alcuni dolosi, altri…. A Roma Nord, via della Giustiniana è una strada con numerose abitazioni nel verde, lunga, sinuosa, romantica. Attraversa il Parco di Veio e collega la Cassia alla Flaminia. Rappresenta  a volte un aiuto alla mobilità in questa area della Capitale.

Nove giorni fa un incendio si è sviluppato dalle sterpaglie che non erano state tagliate ai margini della carreggiata e si è propagato attraverso un campo, in profondità. I Vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme che avevano bruciato non solo parte dei pini romani, ma anche le basi dei pali in legno della linea telefonica della Telecom che corrono lungo la strada.

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Un vigile del fuoco a lungo è stato impegnato a fermare le auto a causa della scarsa visibilità per l’intenso fumo.

Poi, incendio spento, viabilità ristabilita, tutto come prima. Invece no: le basi di due pali della Telecom sono rimasti quasi completamente bruciati. Poggiano su una frazione piccolissima e oramai ridotta a carbonella. Così piccola che un colpo di vento li potrebbe facilmente far cadere su chiunque transiti in quel tratto. Nessuno nota la cosa e i pali restano come sono.

Un automobilista, alcuni giorni dopo, visto un tecnico della Telecom impegnato poco distante dai pali in questione, gli segnala le pericolose condizioni in cui si trovano i due pali. Passano altri giorni e il problema non viene risolto.

Lungo via della Giustiniana continuano a transitare molte vetture della Polizia, dei Carabinieri, dei vigili urbani ed altri mezzi pubblici senza che nessuno si accorga della situazione. Così qualcuno decide di chiamare il 112. 22 squilli e nessuna risposta. Davvero strano. Passa al 113 della Polizia che risponde, ma trasferisce la comunicazione ai Vigili della municipale che mettono subito le mani avanti: la responsabilità è della Telecom. In ogni caso interverranno loro.

Questo qualcuno decide, per anticipare i tempi, di chiamare la Telecom di cui conosce solamente il numero 187. Peccato che il meccanismo non preveda segnalazioni di emergenza, ma alla fine riesce ad informare l’operatore della situazione. Riceve la richiesta di fornire un numero civico. Il numero civico non esiste e non può essere fornito. Così, l’amara sorpresa, il 187 non può prendere in carico la segnalazione perché la procedura richiede che sia fornito il numero civico rispetto al quale si vuole segnalare un problema. Conclusione, i pali restano pericolosamente in bilico, in condizione davvero precaria.

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Poi, sotto il caldo di questo luglio bollente, giunge finalmente una pattuglia di Vigili urbani di Roma capitale. Hanno avuto disposizione di piantonare i pali in attesa che arrivino i Vigili del fuoco i quali dovrebbero provvedere ad intimare alla Telecom di rimuovere e sostituire i pali pericolanti.

Questa volta si è fortunatamente evitato un dramma. Uno di quelli che serve periodicamente a far versare fiumi di lacrime sui giornali, prima di dimenticare cause e responsabilità.  Lo si deve ad un unico viaggiatore di passaggio e non all’ordinaria vigilanza  ed efficienza di chi di dovere.

Lucilla Verticchio