Crisi a Banca Intesa. Persi in sette giorni 2 miliardi, si dimette l’Ad Cucchiani. Si approfitta della confusione della crisi politica per attutire il colpo

Crisi a Banca Intesa. Persi in sette giorni 2 miliardi, si dimette l’Ad Cucchiani. Si approfitta della confusione della crisi politica per attutire il colpo

Alla fine scopriremo se sarà più pericolosa la crisi del Governo Enrico Letta o quella che ha investito con mare “forza otto” Banca Intesa, il più grande istituto di credito del Paese. Si tratterebbe, dicono i beni informati, anche in questo caso, di una “accelerazione” della crisi, simile a quella voluta da Silvio Berlusconi.

L’Amministratore delegato, Enrico Cucchiani, si è dimesso. Che la decisione dovesse giungere sembra fosse scontata dopo che, solo la scorsa settimana, Intesa ha perso oltre due miliardi di capitalizzazione. 4 mila miliardi delle vecchie lire. Quasi un’intera prima rata di Imu, prima casa. Una bella botta, insomma.

Cucchiani, comunque, sembra sia appena tornato dagli Usa. In quattro e quattr’otto, si sarebbe contrattato la sua buonuscita. Non dovrebbe essere inferiore ai sette milioni di euro. E’ probabile che, per farlo andare via prima del previsto, gli possano anche aver dato qualche cosina in più.

Enrico Cucchiani era arrivato ad Intesa 21 mesi or sono. Si trattava di sostituire Corrado Passera chiamato alla fuggevole esperienza ministeriale al dicastero dello Sviluppo economico che, con lui é stata un pò ingrata. Non ha mantenuto le attese. C’è chi, comunque, sostiene che Passera stia per essere nominato all’Eni al Posto di Paolo Scaroni. Anche se la crisi, c’è da dire a questo punto, chissà quando riporterà sul tavolo i dossier delle nomine dei grandi enti. A partire dalle Ferrovie e dalle Poste.
vetrina banca intesa
Tornando a Banca Intesa ed alla buonuscita di Enrico Cucchiani, c’è da precisare una cosa. Per convincerlo ad accettare di finire al vertice del primo istituto bancario italiano, che non è proprio l’ultima cosa da ottenere in dote, gli vennero garantiti gli stipendi dei tre anni di mandato in ogni caso, anche se avesse lasciato prima del termine. Questo spiega, ma fa accettare?, il perché a fronte di due miliardi di perdite della banca da lui diretta, egli venga “premiato” con sette o, forse, più milioni di euro.

I “veri” vertici d’Intesa, consapevoli della possibile reazione dei mercati, hanno approfittato della contemporanea crisi del Governo Letta per accompagnare alla porta il Cucchiani nella speranza di finire il meno possibile sotto i riflettori, visto che tutta la stampa è impegnata ad occuparsi dei soliti litigi tra i partiti.

Alessandro Di Severo