Continue tegole in testa a Berlusconi. Dopo i guai per le “olgettine”, dovrà dare 90 mila euro a Di Pietro

Continue tegole in testa a Berlusconi. Dopo i guai per le “olgettine”, dovrà dare 90 mila euro a Di Pietro

Periodaccio per Silvio Berlusconi. Non si è ancora ripreso dalla chiusura delle indagini sulle cosiddette “olgettine” e gli arriva la condanna definitiva della Cassazione a risarcire  l’ex magistrato Antonio Di Pietro, suo acerrimo avversario, per averlo diffamato sostenendo che la sua laurea fosse fasulla. In totale, Berlusconi dovrà pagare oltre 90 mila euro, compresi oltre 15 mila euro di spese processuali.

Per quanto riguarda le “olgettine” siamo all’ennesimo rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi  confermando che le famose serate nella sua residenza di Arcore continuano a dimostrarsi gioia e tormento per l’ex Presidente del Consiglio.

Questa volta la Procura di Milano sostiene che Berlusconi, per evitare guai giudiziari sulla vicenda Ruby e le storie legate alla possibile accusa di favoreggiamento della prostituzione, avrebbe continuato a pagare le sue graziose ospiti e partecipanti a quelle che lui ha più volte definito “cene eleganti”, affinché mantenessero il silenzio di fronte agli inquirenti.

In totale, secondo la Procura, Berlusconi avrebbe loro elargito 10 milioni di euro, sette dei quali versati alla sola “Ruby Rubacuori”, la giovane marocchina che all’epoca dei fatti era minorenne, ma come ha stabilito una recente sentenza, era frequentata da Berlusconi che invece  la riteneva una donna adulta.

Così l’ex Presidente del Consiglio è accusato di corruzione giudiziaria, per aver stipendiato una ventina di ospiti delle serate divenute famose con la definizione Bunga Bunga.

Secondo i due magistrati che hanno condotto l’indagine, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, Ruby ha negato “falsamente” di non aver mai avuto rapporti sessuali con Silvio e “falsamente- scrivono i magistrati- negava di aver accettato la promessa di Berlusconi di ricevere ingentissime somme di denaro per passare per pazza, ossia per mentire nel corso dei dibattimenti”.

Tra gli indagati sono finiti anche il giornalista ed ex Direttore del Tg1 Carlo Rossella e l’avvocato Luca Giuliante il quale, secondo le accusa, sarebbe stato il tramite utilizzato da Berlusconi per far giungere il danaro a Ruby.

Inoltre, indagati anche la senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi, il cantante Mariano Apicella, e la funzionaria di Polizia Giorgia Iafrate accusata di aver dichiarato il falso in merito alle vicende della sera in cui venne arrestata per furto la giovane marocchina ed affidata alla Consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti, ed animatrice delle serate di Arcore.

Archiviato, invece, il procedimento a carico di altri due avvocati di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo.