Continua l’indagine su corruzione Fifa. Coinvolte anche le banche. Altri attacchi a Blatter

Continua l’indagine su corruzione Fifa. Coinvolte anche le banche. Altri attacchi a Blatter

Le inchieste sullo scandalo Fifa si stanno allargando. Stanno prendendo strade del tutto inattese. Del resto, le sibilline parole degli inquirenti statunitensi, sul fatto che sarebbero presto giunte altre novità, non facevano davvero considerare finita la bufera sotto cui sta tremando il calcio mondiale. O meglio, quasi tutto visto che il capo dei capi, Sepp Blatter resta al posto suo e continua ad ostentare sicurezza, al limite della tracotanza.
I nuovi sviluppi potrebbero partire dalla indagini interne in atto in alcune banche britanniche: Standard Chartered, Barclays e HSBC. Stanno rivedendo conti ed operazioni fatte da alcuni dei 14 arrestati quattro giorni fa tra Stati Uniti e Svizzera.

In realtà, sono decine le banche citate nelle 164 pagine presentate dall’FBI per ottenere l’incriminazione da parte dei magistrati dei sette funzionari FIFA fermati a Zurigo dove si trovavano per partecipare al rinnovo dei vertici della Federazione avvenuto due giorni fa.

Gli istituti di credito, al momento, non sono accusate di alcunché, ma hanno deciso di avviare le indagini in maniera autonoma visto che HSBC e Standard Chartered sono già state multate pesantemente nel corso degli ultimi tre anni, per quasi 3 miliardi di dollari complessivi, dalle autorità di regolamentazione degli Stati Uniti per aver chiuso gli occhi davanti ad operazione di riciclaggio.

La tensione politica, intanto, è al massimo dopo la votazione della Fifa che ha ricollocato al proprio vertice Senn Blatter per la quinta volta di seguito, nonostante autorevoli interventi contro questa ipotesi e le numerose richieste per aprire una pagina nuova nella conduzione della Federazione.

Nel Regno Unito, dopo la rinuncia alla carica di vicepresidente Fifa da parte del Presidente della inglese Fa, Greg Dyke, è intervenuto pesantemente pure il Principe Harry contro Blatter giungendo a chiedere che siano anche i potenti sponsor della Fifa ad imporre nuovi comportamenti.

Blatter, da parte sua, aveva già lanciato un vero e proprio ruggito contro i suoi avversari, in teta a tutti la Uefa di Platini, mandando dei veri e propri messaggi minacciosi, anche perché il pericolo è che la Uefa esca dalla Fifa ed avvii un boicottaggio dei campionati del Mondo di calcio 2018, assegnati alla Russia di Putin, sostenitore di Blatter.