Confermato il dispiegamento dei missili russi lungo i confini con l’Europa del Nord. Risposta allo scudo spaziale Nato

Confermato il dispiegamento dei missili russi lungo i confini con l’Europa del Nord. Risposta allo scudo spaziale Nato

Lo spiegamento operato dai sovietici delle batterie missilistiche nell’enclave di Kalinigrad e lungo i confini  con le repubbliche baltiche  è stato confermato dal Presidente russo, Vlamidir  Putin,  quale risposta implicita all’annunciato sistema anti missile in base al quale gli americani e la Nato prevedono di utilizzare basi della Polonia e della Romania. Per Putin, si tratterebbe in fondo  solo di riequilibrare il potenziale missilistico presente in Europa.

Dichiarazioni che, invece,  contribuiscono ad alzare i toni. Nel corso di una videoconferenza,  il  capo del Pentagono, Chuck Hagel,  ha detto chiaramente al suo omologo russo, Sergey Shoygu, che  lo scudo antimissile della Nato in Europa resta necessario nonostante le nuove speranze di pace e stabilità legate all’accordo preliminare raggiunto dal Gruppo 5+1 con l’Iran sul programma nucleare di Teheran.

La videoconferenza è stata confermata dal Pentagono con un comunicato. Hagel “ha insistito sul fatto che i progetti antimissile americano e della Nato non fanno pensare ad alcuna minaccia contro la Russia”.

Il ministro russo degli Affari Esteri Sergey Lavrov aveva già ribadito nelle scorse settimane che lo scudo antimissile della Nato, a cui Mosca si oppone da anni, sarà del tutto inutile quando l’accordo tra il Gruppo 5+1 e l’Iran diventerà definitivo e completamente operativo.

Enrico Barone