Brutta giornata per tutte le borse nel mondo. Cala l’oro. Milano perde il 3 per cento ma è in buona compagnia con

borse molto più importanti e consistenti in Europa e nel resto del mondo. Più di 48 miliardi di sterline sono state bruciate e sottratte al valore delle più grandi aziende della Gran Bretagna. L’indice FTSE 100 dello Stock Exchange della City di Londra, infatti, é caduto di 189 punti, quasi il 3 per cento registrando il più grave calo percentuale dal settembre 2011.

Il dollaro si rafforza. Cresce il differenziale tra Btp e Bund tedesco ma costa di più anche il debito pubblico di Gran Bretagna, Francia e Spagna.

La causa è fatta risalire alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, il quale ha dichiarato candido candido che nel 2014 potrebbe cessare l’erogazione dei cosiddetti “stimoli” all’economia statunitense. Peccato che queste cose le avesse già accennate qualche settimana fa. C’è da chiedersi, allora, se tutto questo sia vero, visto che l’intera economia mondiale non può continuare a contare in eterno sugli aiuti pubblici erogati dall’amministrazione Obama. In realtà il mercato zoppica anche per alcune incertezze che riguardano l’economia cinese.

Anche a Wall Street le cose non vanno meglio. L’indice Dow Jones cala subito di 200 punti nei primi scambi aggiungendosi ai 206 prima, sempre a causa dell’attesa delle dichiarazioni di Bernanke. Anche i prezzi delle materie prime si sono aggiunte alla disfatta. L’oro scende al di sotto dei 1.300 dollari l’oncia, toccando il livello più basso dal settembre 2010.

” Ben Bernanke tirato il tappeto da sotto i piedi del mercato azionario- ha dichiarato l’operatore di borsa Yusuf Heusen- ed ha inferto un colpo mortale all’oro.”

La Fed sta acquistando 85 miliardi di dollari di debito degli Stati Uniti al mese nel tentativo di far scendere il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti. Questo aumento regolare di liquidità ha contribuito a rassicurare i mercati, ma é stato anche accusato di alimentare l’aumento dei prezzi dei mercati in via di sviluppo.