Bombardamenti Siria: riprendono i colloqui tra Usa e Mosca per evitare incidenti

Bombardamenti Siria: riprendono i colloqui tra Usa e Mosca per evitare incidenti

Nelle prossime ore dovrebbero riprendere i colloqui tra Stati Uniti e Russia per raggiungere un più stretto coordinamento delle operazioni militari gestite separatamente in Siria, in modo da evitare la possibilità che si verifichino incidenti tra i velivoli che effettuano bombardamenti quasi in contemporanea ed in aree molto prossime l’una all’altra.

Usa ed alleati occidentali, inoltre, si sono molto allarmati nei giorni scorsi per le violazioni dello spazio aereo turco compiute da jet russi. Mosca ha sostenuto che si è trattato di brevi e piccoli sconfinamenti provocati dal mal tempo, ma la giustificazione non è stata ritenuta credibile e, pertanto,  si è pronunciata persino la Nato che ha deciso di intervenire a favore di Ankara, anche con l’invio di uomini e mezzi.

In realtà, militari dei due paesi avevano tenuto dei colloqui sulla sicurezza aerea in video conferenza lo scorso 1 ° ottobre, ma gli Stati Uniti lamentano di non avere più avuto contatti con Mosca da allora.

I colloqui potrebbero essere utili alla definizioni delle procedure che gli aerei devono seguire quando si trovano a breve distanza l’uno dall’altro, all’uso di particolari frequenze delle radio e, persino, della lingua in cui i piloti ed i comandi si devono esprimere nel corso di eventuali comunicazioni.

Resta in ogni caso la contrarietà con cui l’Occidente segue il protrarsi delle operazioni militari russe in Siria e numerose sono le accuse sul fatto che le bombe di Mosca siano dirette più verso i ribelli in armi contro il Governo di Damasco sostenuti dagli Usa, piuttosto che verso i comuni nemici rappresentati dalle milizie dell’Isis, o Daesh, del Califfato islamico.

Per questo, il segretario americano alla Difesa, Ashton Carter, ha definito la campagna di bombardamenti russi “fondamentalmente viziata” e, a suo avviso, destinata ad “infiammare la guerra civile e, pertanto, l’estremismo islamista”.