Berlusconi torna a minacciare il Governo Letta: non c’é alcun legame con i suoi casi giudiziari

Berlusconi torna a minacciare il Governo  Letta: non c’é alcun legame con i suoi casi giudiziari

Silvio Berlusconi torna a Roma e subito riprende la polemica politica. Il capo del Centro Destra, dopo aver plaudito all’approvazione da parte del Governo di Enrico Letta del provvedimento che cancella l’Imu, torna a minacciare di far cadere lo stesso esecutivo se la Giunta per le elezioni del Senato il prossimo 9 Settembre dovesse confermare l’applicabilità della Legge Severino al suo caso e dichiararlo decaduto dal seggio senatoriale. Conferma ogni volta di essere un grande giocatore di poker.

“Il Giornale” riporta letteralmente: “Sarebbe disdicevole se il governo cadesse ma naturalmente non siamo disponibili a mandare avanti un governo se la sinistra dovesse intervenire su di me, sul leader del Pdl, impedendogli di fare politica”, è questo il messaggio inviato al Pd da Silvio Berlusconi durante un collegamento telefonico con una riunione dell’Esercito di Silvio”.

Quindi, poche ore di supposta tranquillità per Letta, ma poi si ritorna a ballare. Un passo di danza, Silvio Berlusconi lo fa anche incontrando Marco Pannella per parlare dell’ennesima campagna referendaria avviata dal leader radicale.
berlusconi
Questa volta sulla giustizia. Berlusconi così promette: “Allestiamo i gazebo e raccogliamo le 500 mila firme necessarie: attraverso il voto popolare cerchiamo di realizzare quella riforma della giustizia che ci hanno impedito di fare in Parlamento”.

Il Pd risponde per le rime subito con Franceschini: “Rispediamo il ricatto al mittente”. Enrico Letta, assume un tono più distaccato e prova a far vedere che non si fa impressionare più di tanto. Lui, del resto, ha mantenuto il suo impegno sull’Imu.

Pur sapendo che nel vocabolario della politica non é presente la parola gratitudine, chiarisce indirettamente anche il motivo per cui è arrivato a forzare il suo partito, il Pd, sull’abolizione della tassa della casa: togliere ogni alibi a Berlusconi che, se dopo il voto della Giunta per le elezioni del Senato, vorrà buttare in aria tutto dovrà farlo proprio spiegando che il Governo salta per le sue vicende personali.
letta festa pd
Enrico Letta ha affrontato l’argomento con molta chiarezza nel corso di una Festa del Pd, prendendo proprio di petto il rapporto tra durata del suo governo e vicende giudiziarie di Silvio Berslusconi: “La risposta è molto semplice: io non credo ci siano molti margini, la separazione tra il piano politico e giudiziario è necessaria. Chi crea delle connessioni improprie tra quello che deciderà la Giunta del Senato e il Governo, dovrà spiegare ai cittadini il senso di queste relazioni pericolose”.

Quasi in contemporanea a Letta, ad un altra Festa del Pd, è intervenuto anche Matteo Renzi, muto da un po’ di giorni. Ovviamente i due si riempiono di convenevoli e giurano di non essere l’uno contro l’altro armato, ma é chiaro, invece, che sono i due sono in piena evidente concorrenza. Sia pe la guida del Pd, sia per la guida del Governo. Auguri!

Giancarlo Infante