Banche: ritorna l’ anatocismo? La ” scelta” del correntista

Banche: ritorna l’ anatocismo? La ” scelta” del correntista

“A seguito delle modifiche all’articolo 120 del Testo Unico Bancario introdotte dalla legge n. 49 del 2016, La invitiamo a rivolgersi al personale presso qualsiasi sportello della Banca, al fine di regolarizzare le modalità di regolamento degli interessi debitori riguardo al suo rapporto di conto corrente”.

Quanti hanno ricevuto una comunicazione come questa? Via web o tramite posta ordinaria, tutti gli istituti di credito hanno provveduto a rendere nota la suddetta. La ragione è semplice, siamo a ridosso del 31/12, termine previsto dalla nuova formulazione della legge sull’anatocismo per la maturazione degli interessi sul conto corrente.

Come noto, l’ultima modifica all’articolo 120 del TUB ha definitivamente sancito il divieto di anatocismo (anche se qualche interpretazione dello stesso parla di un raggiramento dell’articolo 1283 del codice civile), allorché si conferisce al correntista la facoltà di decidere in che modo regolarizzare la liquidazione degli interessi maturati sul proprio conto corrente.

Ricordiamo che gli interessi debitori sono conteggiati al 31 dicembre e divengono esigibili il 1° marzo dell’anno successivo a quello in cui sono maturati; nel caso di chiusura definitiva del rapporto, gli interessi sono immediatamente esigibili.

Il cliente può autorizzare, anche preventivamente, l’addebito degli interessi sul conto al momento in cui questi divengono esigibili; in questo caso la somma addebitata è considerata sorte capitale; l’autorizzazione è revocabile in ogni momento, purché prima che l’addebito abbia avuto luogo.

Tale possibilità concessa al correntista cela, dunque, una sorta di “imposizione”: l’obbligo di liquidazione degli interessi passivi solutori entro 60 giorni se non rispettato dal correntista si tramuta sostanzialmente in una legittimazione ed automatizzazione dell’anatocismo annuale e poco vale nella realtà delle cose l’aver previsto che “l’autorizzazione è revocabile in ogni momento, purché prima che l’addebito abbia avuto luogo”.

Alla luce del nuovo testo dell’art. 120 TUB pare quindi si possa ragionevolmente concludere che l’intervento del legislatore abbia inteso reintrodurre, almeno parzialmente la legittimità della pratica anatocistica.

Alice Rametta *

 

Alice Rametta è Financial Advisor della ARIS Anomalie Bancarie che opera a servizio  delle imprese per riequilibrare il rapporto con la Banca CLICCA QUA oltre a fornire consulenza finanziaria ed aziendale