Assolto il sen. Tedesco per sanità Puglia Indicato come esempio “cattiva”politica Ora, chi lo risarcisce? La stampa? Il Pd?

Prosciolto da ogni accusa l’ex senatore del Pd Alberto Tedesco nel procedimento per l’accreditamento di case di cura private. Il gup del Tribunale di Bari, Roberto Oliveri del Castillo, ha disposto il non luogo a procedere per Tedesco con riferimento a tutti i capi d’imputazione che la Procura gli contestava in questa indagine. Quella del senatore pugliese era stata additata come una delle vicende emblematiche della “cattiva “politica italiana.

Travolto dalle accuse, pubblicate con enorme rilievo dalla cosiddetta “grande” stampa italiana, l’ uomo politico era stato abbandonato anche dal suo partito quando egli si era opposto all’ipotesi di dimettersi dal seggio di Palazzo Madama. Uno dei classici esempi, dunque, di come sia troppo facile essere travolti in questo Paese se si finisce al centro del miscuglio micidiale rappresentato dalla stampa e dalla magistratura inquirente. Ora chi risarcirà il senatore? La stampa? Il Pd?

Il gup ha anche assolto perché il fatto non sussiste i sei imputati che avevano scelto il rito abbreviato: gli ex direttori della Asl di Bari Nicola Pansini, Alessandro Calasso e Francesco Lippolis, l’ex direttore generale dell’agenzia regionale per la Sanità (l’Ares) Mario Morlacco, l’allora dirigente del Settore Programmazione e Gestione Sanitaria della Regione Puglia, Fulvia Tamma, Giannantonio Daddabbo, ex direttore Dipartimento Prevenzione – Servizio igiene pubblica dell’allora Ausl Ba 5. Per loro la Procura aveva chiesto condanne tra 1 anno e 9 mesi e 2 anni e 8 mesi di reclusione. Il processo riguardava gli accreditamenti di sei cliniche private pugliesi.

Antonello La Monaca