Arriva la proposta di legge contro la povertà assoluta. Fauttilli: siamo solo noi e la Grecia senza strumenti adeguati

Arriva la proposta di legge contro la povertà assoluta. Fauttilli: siamo solo noi e la Grecia senza strumenti adeguati

“Italia e Grecia sono gli unici paesi dell’Unione Europea a non avere una legge di contrasto alla povertà totale in grado di intervenire soprattutto a difesa delle persone più fragili e dei disabili e sostenere veramente il reddito familiare”. Federico Fauttilli, deputato alla Camera per Democrazia Solidale, il gruppo che fa parte dei Popolari per l’Italia- Centro Democratico, illustra così la proposta di legge presentata con i colleghi Milena Santerini, Lorenzo Dellai, Mario Marazziti, Roberto Capelli, Mario Sberna.

Il titolo della proposta è “Misure di contrasto alla povertà strutturale, per il sostegno al reddito e l’inclusione attiva” . Fauttilli precisa che essa s’inserisce nella strategia europea tesa a far confluire entro il 2020 tutti e i 28 stati dell’Unione all’interno di parametri omogenei per rispondere efficacemente al profondo disagio che coinvolge in primo luogo le famiglie svantaggiate e richiede la necessità di introdurre un’autentica politica di sostegno all’inclusione sociale”.

Secondo i dati Istat, ricorda il parlamentare, le famiglie in condizioni di povertà costituiscono il 12,6 % del totale, coinvolgendo circa 10 milioni di persone, mentre quelle in condizione di povertà assoluta, con circa 6 milioni di cittadini, interessa il 7,9 % di tutte le famiglie italiane.

Questi dati, ricordano i presentatori della proposta di legge- diventano ancora più gravi se si esaminano le condizioni delle regioni del Mezzogiorno dove si toccano percentuali del 25 %. Secondo gli ultimi dati disponibili, inoltre, il n62% delle famiglie italiane ha conseguito un reddito medio annuo di poco più di 2.400 euro.

“Noi- dice Fauttilli- proponiamo allora una proposta organica in grado di ridurre le condizioni di povertà assoluta e superare i limiti degli attuali interventi d’integrazione del reddito, come sono le pensioni minime, gli assegni sociali per anziani, la social card, bonus familiari. Tutti questi interventi si sono dimostrati avere una scarsa capacità redistributiva e in grado di superare le diseguaglianze economiche e sociali”.

La proposta di legge presentata da Democrazia Sociale prevede tre tipi di intervento: sovvenzione per i nuclei familiari con almeno un componente inoccupato o disoccupato di lunga durata, che va ad integrare il già esistente Sostegno per l’Inclusione attiva; il Reddito di inserimento sociale, strumento del tutto nuovo indirizzato a favore di categorie con particolare disagio sociale; l’Assegno di sostegno sociale in favore delle persone individuate come particolarmente “fragili”.