Amnistia:scontro Napolitano Movimento 5 Stelle. Il Presidente:”se ne fregano del Paese”

Amnistia:scontro Napolitano Movimento 5 Stelle. Il Presidente:”se ne fregano del Paese”

“Coloro i quali pongono la questione in questi termini vuol dire che sanno pensare a una sola cosa; hanno un pensiero fisso e se ne fregano degli altri problemi del Paese della gente”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non ci pensa due volte a rispondere al Movimento 5 Stelle che lo accusa di voler salvare Silvio Berlusconi avanzando la sua proposta di amnistia- indulto per risolvere l’attuale problema del sovraffollamento carcerario. “Quelli che fanno questo tipo di accostamento non sanno quale tragedia sia quella delle carceri. Non ho altro da aggiungere”.

I seguaci di Beppe Grillo replicano e ribadiscono il loro disappunto in termini molto poco diplomatici del tipo:”E’ lui che blatera di problemi della gente”, “Se ne frega delle opposizioni” “Da arbitro è sceso in campo”. “E’ indegno”.

Il dissidio è nato dopo che Giorgio Napolitano, nel frattempo in visita in Polonia, ha reso noto il testo del messaggio inviato alle Camere, così come previsto dalla Costituzione, in materia di carceri ed avendo presente i ripetuti rilievi che l’Unione europea muove al nostro Paese a causa del fatto che non si riesce ad assicurare quelle condizioni di umanità necessarie anche negli istituti di pena a causa della mancanza di strutture adeguate.

Giorgio Napolitano aveva, del resto, già preannunciato il messaggio la settimana scorsa facendo capire la portata ed i contenuti della lettera a deputati e senatori.
carceri
In essa, Giorgio Napolitano sostiene che esiste “l’inderogabile necessità di porre fine ad uno stato di cose che ci rende corresponsabili delle violazione contestate all’Italia dalla Corte di Strasburgo. Esse si configurano come un’inammissibile allontanamento dai principi e dall’ordinamento si cui si basa l’integrazione europea”.

L’Italia – ricorda Napolitano – ha un anno per mettersi in regola con la richiesta della Corte Europea dopo che il 28 maggio scorso è stata respinta l’istanza presentata dal nostro Paese al fine di ottenere il riesame dalla sentenza. Secondo Napolitano, così, viene a porsi in una condizione umiliante sul piano internazionale per violazione dei principi sul trattamento umano dei detenuti oltre che per la “durata non ragionevole dei processi”.

Napolitano consapevole della possibilità che potessero nascere delle polemiche ha anche invitato tutti ad “evitare distorsioni e omissioni su questioni che attengono a livelli di civiltà e dignità”.

Il commento di Enrico Letta al messaggio del Presidente della Repubblica è, ovviamente, tutto diverso a quello dei cosiddetti “grillini”: “Il messaggio alle Camere del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla questione carceraria è ineccepibile. Il capo dello Stato centra una delle vere emergenze del nostro Paese. Se è vero che il grado di civiltà di una nazione si misura dal livello delle proprie prigioni, l’attuale situazione mortifica la dignità dei detenuti e, con loro, dell’Italia intera.
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Le parole di Napolitano, che interpretano al meglio il dettato e lo spirito della Costituzione, indicano la strada per riscattarci. Per quanto di sua competenza, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento come richiamate dallo stesso presidente della Repubblica, il governo continuerà a fare di tutto per recepire indicazioni e sollecitazioni giunte dal capo dello Stato”.

La Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, precisa che “é una falsa idea” che l’amnistia “salvi Berlusconi”perché “il Parlamento decide per quali reati prevederla e non è mai successo che l’amnistia si occupasse di reati finanziari”.

Alessandro Di Severo