Ambientalista ucciso perché proteggeva le tartarughe in Costa Rica. Jairo Mora Sandoval sapeva che il suo

lavoro era pericoloso. Forse non al punto, però, di essere ucciso. Invece, è stato proprio così. Il 26enne della Costa Rica, impegnato nella protezione delle tartarughe liuto in via di estinzione e delle loro uova su una spiaggia sul mar dei Caraibi della nazione centro-americana, era stato minacciato più volte. Probabilmente dai bracconieri e da trafficanti di droga. Questi, per motivi diversi, sono comunque interessati ad un tratto di 11 chilometri di sabbia, appena fuori la città di Limon, la provincia più povera del paese.

Mora è stato rapito mentre si trovava con quattro volontarie straniere ed ucciso. Tre delle volontarie sono degli Stati Uniti ed una spagnola. Sono state ritrovare legati e derubate, ma lasciate illese.

Il fatto ha cominciato a mettere in fuga i volontari, molti dei quali sono giovani americani. Alcuni credono che l’uccisione potrebbe anche influenzare l’economia del Costa Rica, che dipende fortemente dal turismo ecologico. L’omicidio è un altro segno di come sia in grande sviluppo il traffico di droga in Costa Rica, rimasta finora al di fuori del grande traffico internazionale di stupefacenti.