Commissione europea: 100 milioni di euro per il potenziamento del porto di Augusta

Commissione europea: 100 milioni di euro  per il potenziamento del porto di Augusta

Il porto di Augusta, nel sud est della Sicilia, diventerà “scalo terminale”. La Commissione europea ha, infatti, approvato un grande progetto di “potenziamento del porto commerciale” dello scalo marittimo siculo da anni Terminal petrolifero di primaria importanza. “Potenziamento” che fa parte del “programma operativo Reti e Mobilità 2007-2013 per l’assistenza strutturale del Fondo europeo di sviluppo regionale ai fini dell’obiettivo Convergenza in Italia”.

Un iter burocratico cominciato nel 2010 con la presentazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti appunto della scheda “grande progetto”. E in due anni, dal febbraio 2011, la Commissione europea regionale ne ha accertato l’ammissibilità e definito il livello di cofinanziamento in 100 milioni di euro, quindi il massimo cofinanziamento pubblico ammissibile in materia di Aiuti di Stato per questo progetto. La differenza residua di 45,3 milioni di euro è a carico dell’Authority che ha già costituito un apposito fondo.
Un’istruttoria complessa che ha comportato quattro integrazioni a vari livelli per verificarne la coerenza con i programmi e le politiche europee, in particolare sull’aspetto “Aiuti di Stato” che per la prima volta hanno riguardato un’infrastruttura portuale.

L’analisi finanziaria del progetto ha così stabilito gli interventi che permetteranno di ristrutturare le infrastrutture esistenti e realizzarne di nuove per destinarle al traffico di merci alla rinfusa, attività ro-ro e ro-pax legate alle Autostrade del mare e ospitare anche traffico di container augusta7con le modalità mare-mare e mare-terra via ferrovia e strada. Il porto di Augusta, da anni al servizio della zona industriale appunto in virtù della presenza del Terminal petrolifero, già da qualche mese è stato inserito come nodo della rete Ten-T con l’obiettivo di sviluppare anche i trasporti intermodali verso la Sicilia ed il territorio nazionale.

Gli interventi riguarderanno anche l’espansione dei piazzali di ulteriori 82 mila metri quadrati per lo stoccaggio di merci solide e container, l’adeguamento strutturale di 150 metri lineari delle banchine esistenti e l’attrezzaggio con gru a portale per l’attracco di portacontainer, augusta6 aldo garozzola costruzione di una nuova banchina di oltre 350 metri allungabile a 500 metri con alle spalle un nuovo piazzale di circa 120 mila metri quadrati.

Le nuove infrastrutture saranno di proprietà dello Stato e gestite dall’Authority a favore di imprese private che vi opereranno in concessione secondo quanto previsto dalla legge 84/94. “In linea con le nuove indicazioni ricevute anche dalle commissioni europee – spiega il presidente dell’Autorità portuale di Augusta, Aldo Garozzo – si è passati infatti dalla visione di un porto di transhipment a una visone strategica più legata al territorio, diventando punto centrale dell’area Sud-Est della Sicilia”.