21 i morti di Rigopiano. Ritrovati altri 3 corpi

21 i morti di Rigopiano. Ritrovati altri 3 corpi

Sono adesso 21 i morti accertati ufficialmente nel maledetto albergo di Rigopiano perché sepolti  tra le macerie  provocate da una valanga sul Gran Sasso d’Italia.  Sono stati infatti ritrovati i corpi di due altri uomini e una donna.

Il numero dei sopravvissuti resta fermo a 11 e si continua a scavare l’enorme cumulo di macerie e neve che ha travolto la struttura alberghiera per individuare  le altre otto persone date per disperse.

L’unica nota positiva degli ultimi due giorni è il salvataggio di due cuccioli di pastori abruzzesi ritrovati ancora vivi sotto la neve. I cuccioli si sono così riuniti ai genitori scappati verso valle al momento della caduta della valanga.

Il bilancio dei sopravvissuti resta così fermo a 9  persone salvate all’interno dell’albergo di Rigopiano dove i primi soccorritori portarono aiuto ai due uomini sopravvissuti perché si trovavano all’aperto al momento in cui l’albergo è stato travolto dalla valanga di terra e neve.

Cuccioli salvati a Rigopiano

Cuccioli salvati a Rigopiano

Subito nelle prime ore dell’intervento sono state salvati una madre con i suoi due figli e, successivamente quattro bambini tutti ricoverati nell’ospedale di Pescara. Ricoverati anche gli altri due adulti estratti dalle macerie.

I primi soccorritori hanno potuto raggiungere l’albergo muovendosi con gli sci nel buio della notte  per cercare di portare soccorso agli intrappolati dopo l’invio di una richiesta di aiuto lanciata con messaggi lanciati su facebook e messaggini telefonici. Oggi si viene a sapere che, in realtà, una vera e propria richiesta di aiuto era stata invita dalla direzione dell’albergo a vari enti nella mattina del giorno della tragedia, quando, però, la situazione era resa ancora di più complicata dalle strade bloccate dalla neve e dalle bruttissime condizioni del tempo.

Hotel Rigopiano prima della tragedia

Hotel Rigopiano prima della tragedia

Il terremoto, intanto, continua a colpire senza pietà in quel triangolo di terra in cui confluiscono Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo. Si sposta di faglia in faglia, ma finisce sempre per aggravare la situazione nello stesso lembo di terra da cui ha già costretto a spostarsi decine e decine di migliaia di persone.

Chi è rimasto ha dovuto anche pagare le conseguenze di abbondanti nevicate come non si vedevano da decenni che hanno causato gravissimi disagi agli allevatori e persino l’interruzione del servizio dell’energia elettrica per decine e decine di migliaia di utenze per circa una settimana.

Le scosse sono state avvertite distintamente fino a Roma e sono state così violente da costringere al blocco per alcune ore alla chiusura di alcune linee della metropolitana.

Gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso continuano, comunque, senza soste a scavare e a creare nuove aperture nella massa nevosa che ha completamente coperto l’albergo e l’intenzione è quella, nonostante tutte le difficoltà, di proseguire fino a quando non sarà trovato l’ultimo disperso. In questo estenuante impegno sono impegnati uomini della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile,  della Croce Rossa,dell’ Esercito e del soccorso alpino.