2 italiani morti in Nepal per il terremoto. Nessuna notizia dei 4 speleologi. I morti, sono già più di 4000

2 italiani morti in Nepal per il terremoto. Nessuna notizia dei 4 speleologi. I morti, sono già più di 4000

Brutte notizie sui nostri connazionali presenti in Nepal al momento del terremoto che sabato scorso ha letteralmente messo in ginocchio il Paese himalayano. Due italiani sono morti travolti da una delle tante slavine provocate dal sisma sulle montagne  himalayane. Si tratta di Renzo Benedetto e Marco Pojer che stavano avventurandosi a 3500 metri d’altezza nella Rolwaling Valley, a nord di Kathmandu. La notizia è stata confermata da altri italiani rimasti indenni dalla rovinosa caduta di massi e sassi.

Altre due vittime che si aggiungono alle oltre 4200 raccolte finora assieme a migliaia e migliaia di feriti. Ancora mancano notizie dei quattro speleologi del Soccorso alpino italiano che si trovavano nel Nepal da alcuni giorni prima del terremoto per portare aiuto in una zona in cui si era verificata un’enorme valanga.

Il bilancio del terremoto così si fa sempre più drammatico, come purtroppo era da aspettarsi non solo per l’intensità della scossa, ma anche per le caratteristiche oreografiche del Paese i cui circa 30 milioni di abitanti sono distributi su di un territorio equivalente a metà Italia dove però le infrastruttre fondamentali sono pressochè inesistenti e gran parte delle comunicazioni e dei trasporti sono assicurati in maniera primordiale.

E’ veramente difficile poter dire quando sarà possibile tracciare un bilancio definitivo di un terremoto che potrebbe persino far parlare nell’ordine delle decine di migliaia di morti.

Le agenzie internazionali umanitarie hanno già avvertito che, inatanto, potrebbero essere sei milioni le persone direttamente interessate dalle conseguenze del terremoto in tutto il Nepal e cioè che si ritorvano adesso senza cibo, acqua, energia elettrica e riscaldamento.